Non è solo Nord e Sud, il divario economico si allarga nella stessa Sicilia con disuguaglianze al suo interno tra le varie province sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie. Ragusa, Catania, Siracusa e Palermo, pur rimanendo ai bassi livelli della classifica, hanno agganciato la ripresa post Covid. Agrigento, Enna e Caltanissetta invece hanno ancora un reddito pro-capite che è inferiore di oltre il 30% al dato medio italiano.
Caserta (+14,2%) è la prima provincia per crescita del reddito disponibile delle famiglie tra il 2019 e il 2022 a prezzi correnti, seguita sul podio da La Spezia (+13,8%) e Potenza (+13,1%). Tuttavia, se si guarda al reddito pro-capite delle famiglie è ancora Milano con 32.855 euro per abitante in cima alla graduatoria delle province italiane, seguita da Bolzano (27.966 euro) e da Monza e della Brianza (27.520 euro).
Mentre sul fronte opposto gli ultimi posti sono tutti occupati da province meridionali con Enna che chiude la classifica con 13.701 euro, preceduta da Agrigento (13.725 euro) e Caserta (13.923 euro). Ma complessivamente il reddito disponibile pro-capite al Sud ha recuperato terreno. E’ quanto evidenzia un’analisi del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e Unioncamere sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, misura della capacità di spesa della popolazione residente in Italia.
Sono tutte del Sud le regioni che presentano gli incrementi del reddito delle famiglie più consistenti tra il 2019 e il 2022 a prezzi correnti. Anche la graduatoria provinciale vede la presenza di ben sei province meridionali tra le prime dieci per variazioni di reddito registrate nel 2022 rispetto al pre-Covid.
Nella graduatoria del 2022, è il Nord stabilmente in vetta per reddito disponibile per abitante con 32.855 euro registrati a Milano. Mentre bisogna arrivare all’undicesima posizione per trovare una provincia del Centro con Firenze 24.582 euro, tallonata da Roma con 24.581 euro, e scendere ben al 38° posto per “imbattersi” con una provincia del Mezzogiorno, si tratta di Cagliari con 21.830 euro a testa.
Guardando alle ultime in classifica, invece, nel Sud è Enna a registrare il reddito pro-capite più basso con 13.701 euro. Mentre nel Centro la posizione peggiore è conseguita da Frosinone, al 99° posto con 14.593 euro, e nell’Italia settentrionale da Rovigo (70° posto, 18.350 euro).
A conti fatti, dunque, a Milano (prima in classifica) il reddito pro-capite è 2,4 volte quello di Enna (fanalino di coda). Ma nonostante le significative differenze esistenti tra i due poli della graduatoria, la distribuzione del reddito delle famiglie si rileva più “democratica” di quella del valore aggiunto prodotto pro-capite dove la provincia al top della classifica (ancora Milano) supera di ben 3,5 volte il valore dell’ultima (questa volta Agrigento).
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