Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha disposto il rinvio a giudizio, per Adriano Vetro, il bidello favarese di 47 anni reo confesso dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, 62 anni, ucciso con un colpo di pistola nel suo ambulatorio di Favara lo scorso 29 novembre. Vetro è accusato di omicidio aggravato e detenzione di arma clandestina.
I familiari della vittima e l’Ordine dei medici si sono costituiti parte civile. La prima udienza del processo, davanti alla Corte di Assise, è stata fissata per il 22 giugno prossimo.
La difesa ha sostenuto che l’imputato soffre di problemi psichiatrici. La questione potrebbe essere ulteriormente approfondita nel corso del dibattimento dato che il giudice ha rigettato la richiesta di perizia formulata all’udienza preliminare. Vetro, al momento, è detenuto nella Casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto dove è presente un reparto di salute mentale.
L’imputato – secondo il pubblico ministero Elenia Manno, titolare del fascicolo – ha atteso che il medico arrivasse nel suo studio per ucciderlo sparandogli alle spalle e lo ha fatto con premeditazione e per futili motivi riconducibili al mancato rilascio di un certificato necessario per il rinnovo della patente.
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