Agrigento a Rimini per continuare a sognare. La formazione agrigentina è partita per la costiera romagnola ieri mattina da Palermo. Dopo un avvio intenso nella fase orologio adesso è tempo di giocare il primato. La formazione allenata da coach Devis Cagnardi infatti vuole la testa del girone bianco della fase a orologio che attualmente condivide proprio con Rimini, in solitaria. Palla a due questa sera alle 19 al Palasport Flaminio. La Moncada arriva da due vittorie consecutive, l’ultima al Palamoncada battendo Nardò, Rimini arriva da una sconfitta casalinga contro Latina e la vittoria a Trapani. Anche per la squadra allenata da Mattia Ferrari è un banco di prova importante con la Fortitudo Agrigento pronta a confermarsi anche in trasferta e mettere un piede nella griglia dei playoff. Chi vince, infatti, sale al primo posto del girone in solitaria e ricordiamo che quattro squadre su sei approderanno ai playoff. Tiene alta l’attenzione Devis Cagnardi che non vuole perdere questa occasione: “Prosegue la nostra corsa con la trasferta di Rimini, campo tra i più caldi della categoria e squadra che gioca con la forte identità tecnica costruita con capacità e competenza da coach Mattia Ferrari”. Si gioca dunque il terzo turno della fase a orologio, che ha Agrigento iniziato con due vittorie consecutive: successo in trasferta a Chiusi 84-79 e bis casalingo la scorsa settimana contro Nardò 98-74. Agrigento arriva a Rimini quindi con alcune certezze. Il capitano Albano Chiarastella, ma tante sono le opzioni offensive, in stagione regolare ben quattro giocatori hanno chiuso in doppia cifra di media nelle marcature: Alessandro Grande 18,4 punti, Lorenzo Ambrosin 16,4, Kavin Marfo 14,1, Daeshon Francis 11,4. Nel possibile quintetto di Cagnardi ci saranno sicuramente: Grande, che si conferma anche principale terminale offensivo della squadra, Daeshon Francis, gioca le 3 posizioni, ne difende potenzialmente su 4. A chiudere gli esterni Lorenzo Ambrosin, sotto i tabelloni Albano Chiarastella, e il centro Kevin Marfo, classe ’97, alto 203 cm per 112 kg, che come sanno A Rimini, può giocare in due ruoli, ottimo nei rimbalzi e come passatore. Mattia Ferrari schiera nel perimetro il giocatore più pericoloso è il play/guardia americano, Jazz Johnson (1996), il play-guardia del 1998 Davide Meluzzi, il 1996 Andrea Tassinari, uno degli artefici della promozione dello scorso anno. Con Derek Ogbeide (1997) ancora in dubbio per infortunio, in quintetto anche l’ala del 1989 Stefano Masciadri, e Aristide Landi (1994).
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