La sfilata dei cavalli che avrebbe dovuto tenersi, a partire dalle ore 15, domenica 16 aprile, in concomitanza con la processione del simulacro della Madonna del Castello lungo le vie cittadine di Palma di Montechiaro è stata annullata. “La comunicazione circa le modalità della manifestazione non è stata fatta nei termini, 15 giorni prima, ed è pervenuta solo 24 ore fa – precisa la Questura -, e nessun divieto è stato fatto, la diffida ricordava al Sindaco che oltre alla comunicazione tardiva non vi erano certificazioni di sicurezza. Inoltre non veniva offerta alcuna delle garanzie richieste circa i requisiti di affidabilità”. Dagli accertamenti esperiti sugli elenchi dei cavalieri e dei proprietari dei cavalli presentati, inoltre, è risultata la partecipazione all’evento di soggetti con numerosi e rilevanti precedenti penali, tra i quali reati contro la persona e reati inerenti la criminalità di tipo mafioso.
«Ieri mattina- dice il sindaco palmese Stefano Castellino – abbiamo subito inoltrato le nostre controdeduzioni, ma poco dopo abbiamo ricevuto la risposta che non volevamo sentire. Ho già comunicato all’Associazione che assieme al Comune avevano organizzato l’evento di sospendere i preparativi. Personalmente non condivido questo diniego da parte della questura, ma abbiamo l’obbligo di adeguarci. Speriamo che ci siano i tempi e i modi per addivenire ad un punto d’incontro dove sicurezza e salvaguardia delle tradizioni immateriali della Regione Siciliana possano viaggiare lungo lo stesso binario. Non si possono cancellare le tradizioni secolari in nome della mancata sicurezza. La mia città da anni ha intrapreso un percorso di rinascita e di legalità – continua il primo cittadino -, questo diniego deve essere una ulteriore spinta per migliorarci ulteriormente, dobbiamo fare capire a tutti che Palma è migliorata e merita il massimo rispetto. Noi siamo un grande popolo e lo dimostreremo domani quando con ordine disciplina accoglieremo la nostra Madonna chiedendole scusa per l’assenza dei suoi cavalieri. Siamo pronti, inoltre, a confrontarci con tutte le istituzioni, che rispettiamo nella speranza che questi incidenti non abbiano a ripetersi in futuro».
“Non si tratta pertanto di sfiducia nella cittadinanza palmese, ne di mancato rispetto di secolari meritorie tradizioni – ha sottolineato ancora la Questura di Agrigento -, ma di mancato adempimento delle procedure di legge e di assenza totale di garanzie per l’incolumità di cittadini e cavalli che competeva assicurare da parte del Sindaco quale autorità locale e degli organizzatori della sfilata equina”.
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