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Home » Eventi » Trekking a Torre Salsa con VisitAgrigento

Trekking a Torre Salsa con VisitAgrigento

2 Dicembre 2022
in Eventi
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VisitAgrigento, l’associazione culturale guidata da Marcello Mira, organizza per domenica 4 dicembre una giornata di trekking nella riserva naturale di Torre Salsa, tra Siculiana e Montallegro. “Faremo conoscere una delle più belle, selvagge ed incontaminate aree naturalistiche di Sicilia, la Riserva Naturale di Torre Salsa- dicono gli organizzatori-. Andremo a scoprire un percorso inedito e sconosciuto alla maggior parte dei camminatori. L’appuntamento sarà a Montallegro alle 9:30 (invieremo la posizione esatta agli iscritti) e termina entro le 15:30 circa”. Tutte le informazioni sulla pagina facebook dedicata all’evento.  La riserva di Torre Salsa si estende su un’area di 762 ettari compresa tra Siculiana Marina e Bovo Marina all’interno di un Sito d’Importanza Comunitaria. Il suo territorio incontaminato percorre la costa mediterranea per 6 chilometri, alternato da falesie, dune e immense spiagge solitarie. A ridosso del litorale, una serie di terrazzi naturali incisi da torrenti, generano suggestivi scorci scenografici. Dal lato opposto un paesaggio impervio e montuoso culmina nelle vette del monte Stella, Monte Cupolone e Monte Eremita. Il cuore della riserva, all’interno della zona umida, è la Torre Salsa: un’antica torre di avvistamento che domina la sommità di un piccolo promontorio d’argilla. Il tratto che divide questo rudere dal Monte Eremita è un boschetto a Pino d’Aleppo, nell’entroterra di questa collinetta, il “Pantano” dove scorre acqua di provenienza salmastra. Tra le riserve siciliane, Torre Salsa è l’unica ad ospitare al suo interno un’oasi di proprietà Wwf. “Risale alla seconda metà degli anni ottanta – viene spiegato sul sito ufficiale – la scelta di acquistare circa 8 ettari di terreno al fine di realizzare un presidio fisso, in grado di contrastare i venti cementificatori che minacciavano di distruggere questo lembo, pressoché incontaminato, di costa siciliana. Da allora, decine di volontari si sono alternati soprattutto per quello che nel tempo è diventato il progetto tartarughe del Wwf Italia”.

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