La Procura di Agrigento, a firma del pubblico ministero Antonella Pandolfi (nel frattempo trasferita in altra sede) ha chiesto il rinvio a giudizio, a carico di cinque persone, ritenute responsabili dei due crolli del cornicione del palazzo in stile Liberty “Vittoria 51”, tra il Viale della Vittoria e piazza Cavour, avvenuti il 18 e il 30 settembre del 2019. L’udienza preliminare, davanti al giudice del Tribunale di Agrigento Giuseppe Miceli, inizialmente in programma per ieri, è stata aggiornata al 10 ottobre perchè alcune notifiche non sono andate a buon fine.
A rischiare il processo, per le accuse di disastro colposo sono Giuseppe Nicotra, 43 anni, di Favara, titolare della ditta esecutrice dei lavori di ripristino del prospetto; Giuseppe Bellia, 45 anni, direttore dei lavori; Vincenzo Sinatra, 86 anni, proprietario di un immobile, e ritenuto il committente dei lavori abusivi; Tito Cece, 75 anni, progettista e direttore tecnico degli stessi lavori e Cosimo Nicotra, 45 anni, direttore tecnico della ditta che ha eseguito i lavori.
Alla decisione della Procura si è arrivati in seguito al deposito della consulenza dell’ingegnere Luigi Palizzolo. I cedimenti sarebbero stati provocati dai lavori abusivi, realizzati negli anni 2007, e 2008 nel sottotetto, e per il taglio di parte del cornicione, avvenuto nel 2019, durante i lavori di ristrutturazione.
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