Architetti alle prese con nuovi seminari e studi per adeguarsi al mercato del lavoro. Il nuovo Codice Appalti ha messo le Pubbliche Amministrazioni di fronte alla necessità di inserire nella documentazione progettuale e di gara i cosiddetti CAM (Criteri Minimi Ambientali) che hanno appunto l’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali degli acquisti su diverse tipologie di prodotto, in un’ottica di ciclo di vita, e che costituiscono uno strumento fondamentale per l’implementazione di una strategia di acquisto sostenibile da parte della Pubblica Amministrazione.
Su questo tema di grande interesse per la categoria, l’Ordine e la Fondazione Architetti nel Mediterraneo, ha voluto incentrare il seminario dal titolo «L’esperto in criteri ambientali minimi», organizzato di concerto con l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura. Si punta dunque su formazione e aggiornamento professionale .
Ad oggi i CAM sono disponibili per alcune categorie merceologiche di prodotti e servizi. Ecco perché, per poter partecipare ai bandi di gara, gli operatori dei diversi settori devono dimostrare di essere conformi ai requisiti previsti da ciascun CAM. Possono farlo attraverso analisi di laboratorio, schede esplicative o certificazioni rilasciate da enti terzi e indipendenti. Relazioni che devono essere raccolte e rese disponibili alla Pubblica Amministrazione.