Doppia rapina a Canicattì, telecamere incastrano il ladro: i dettagli , spiegati nella conferenza stampa. I poliziotti del Commissariato di Canicattì hanno arrestato un 23enne rumeno, ritenuto l’autore di due rapine, messe a segno nel dicembre scorso, ai danni di una tabaccheria di viale della Vittoria, e di un negozio di detersivi di largo Aosta. Nel primo episodio il bandito, con il volto coperto da una mascherina e armato di un coltello lungo 35 cm., aveva sottratto 600 euro, nella seconda incursione 100 euro. Gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, ie hanno trasferito il giovane romeno alla Casa circondariale “Pasquale Di Lorenzo”.
I particolari dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa dal commissario capo del Commissariato di Canicattì, Francesco Sammartino, e dal sostituto commissario Angelo Corvitto.
Il 7 dicembre scorso, il ventiduenne armato di un coltello lungo 35 centimetri ha rapinato una tabaccheria del viale Della Vittoria a Canicattì. Ha minacciato la donna e il figlio che erano dietro il bancone ed è riuscito ad impossessarsi di circa 600 euro. “Il figlio della titolare della tabaccheria – ha spiegato il sostituto commissario Angelo Corvitto -, lo ha inseguito e, ad un certo punto, il romeno ha perso il fiato ed ha dovuto togliere la mascherina. Abbiamo trovato una telecamera di videosorveglianza privata che lo ha ripreso benissimo”.
“L’indagato – ha precisato il commissario capo Francesco Sammartino – ha una particolare movenza a causa di un problema ad una gamba. Grazie a tutti gli impianti di videosorveglianza che sono stati tutti visionati, siamo riusciti a trovare quei gravi indizi di colpevolezza e il Gip ha ordinato la custodia cautelare in carcere, anche perché si tratta di un Sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno, allora a Canicattì e adesso in una comunità di Licata”.
Il giorno dopo lo stesso giovane ha rapinato un negozio di detersivi nei pressi di largo Aosta. In questo caso il romeno non ha mostrato armi, ma ha intimorito chi c’era dietro il banco di vendita ed è riuscito ad arraffare circa 100 euro. “Le movenze particolari e i vestiti che abbiamo trovato nella comunità in cui era ospite – ha concluso Sammartino -, corrispondevano pienamente alle immagini dei sistemi di videosorveglianza”.
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