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Home » Cronaca » Agguato in piazza nell’agrigentino, una faida tra ‘paracchi’

Agguato in piazza nell’agrigentino, una faida tra ‘paracchi’

Redazione Di Redazione
11 Febbraio 2022
in Cronaca, evidenza, Palma M
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Avrebbe parlato di una faida legata a dinamiche interne ai “paracchi” di Palma di Montechiaro, un’organizzazione criminale paramafiosa. Una storia molto complicata, tutta ancora da decifrare per carabinieri e Procura di Agrigento. E’ quanto emerge dall’interrogatorio, svolto dal procuratore capo Luigi Patronaggio, di Angelo Incardona, 44 anni, accusato dell’omicidio di Lillo Saito, di 65 anni, avvenuto oggi in piazza a Palma di Montechiaro e del tentativo di uccidere anche gli anziani genitori della vittima. I “paraccari” sono “famighiedde” , come aveva spiegato il collaboratore di giustizia Maurizio Di Gati. Una sorta di terza mafia siciliana, dopo Cosa nostra e Stidda, nata negli anni Novanta, che esiste ancora a Palma di Montechiaro e a Favara. L’indagato in questo momento sta per lasciare il comando provinciale dei carabinieri di Agrigento.

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO PROCURA DELLA REPUBBLICA E COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI AGRIGENTO:

Nella serata di oggi, 10 febbraio 2022, i carabinieri della Compagnia di Licata hanno arrestato per i reati di omicidio, tentato omicidio e porto illegale di arma clandestina Angelo Incardona, palmese di 44 anni.
L’uomo si è costituito nel pomeriggio presso il Comando provinciale Carabinieri di Agrigento, presentandosi con una pistola “Beretta 92 FS” con matricola abrasa e confessando ai militari di aver sparato poco prima ai propri genitori presso la loro abitazione a Palma di Montechiaro, G. I., di 66 anni, e M. I., 61 anni, allo stato ricoverati all’ospedale di Licata, fuori pericolo di vita, per ferite d’arma da fuoco. Ha poi dichiarato, durante l’interrogatorio condotto dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal sostituto procuratore Maria Barbara Cifalinó, insieme al comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Vittorio Stingo, e al comandante del Nucleo investigativo maggiore Luigi Balestra, di aver ucciso, dopo aver lasciato la casa dei genitori, Lillo Saito, palmese di 66 anni, socio di un’impresa di gelati di Palma “il Gattopardo”, il cui corpo è stato rinvenuto all’interno della propria macchina in sosta, in piazza Provenzani a Palma di Montechiaro, unitamente a 4 bossoli.
La salma è stata trasportata all’ospedale di Agrigento a disposizione dell’Autorità giudiziaria per l’autopsia. Sono in corso gli accertamenti investigativi per stabilire quale sia il movente. L’arrestato è stato rinchiuso al carcere “Pasquale Di Lorenzo”.

 

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