Tre in totale, i colpi di pistola calibro 38 special esplosi dal killer, due dei quali andati a segno ed hanno ucciso l’imprenditore favarese Totò Lupo: il primo alla testa, il secondo in pieno viso. Un terzo colpo – forse il primo esploso -, l’ha preso di striscio tra la spalla e l’ascella, per poi scheggiare il muro dello Snack American Bar, di via IV Novembre.
Questo il primo esito dell’autopsia effettuata dal medico legale Cataldo Raffino, incaricato dalla Procura di Agrigento. All’obitorio erano presenti anche gli avvocati Totò Pennica e Domenico Russello, e un tecnico incarico dall’ex moglie della vittima. Gli esiti della perizia autoptica, arriveranno sul tavolo dei magistrati entro 90 giorni. E chi ha sparato lo ha fatto da una distanza ravvicinata.
Nel frattempo proseguono le indagini dei carabinieri della Tenenza di Favara e della Compagnia di Agrigento, con il coordinamento della Procura di Agrigento, con il procuratore capo Luigi Patronaggio, l’aggiunto Salvatore Vella ed i sostituti Paola Vetro e Barbara Cifalinò.
Tra le persone ascoltate nessuna testimonianza ha fornito elementi utili alle indagini Gli inquirenti che ad oggi escludono che sia un delitto di mafia, in mancanza di certezze, non scartano alcuna ipotesi.
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