Manca solo l’ufficialità da Roma e da lunedì 17 maggio la Sicilia torna in zona gialla come quasi la totalità delle regioni italiane.
Una boccata d’ossigeno dopo una lunga fase in zona arancione. A respirare saranno soprattutto tutte quelle categorie che proprio a causa delle restrizioni hanno dovuto stringere i denti e a volte anche chiudere le saracinesche.
Stiamo parlando soprattutto di ristoratori, di gestori di bar, palestre, strutture sportive, albergatori e negozianti che in questi lunghi mesi hanno dovuto reinventarsi, adeguarsi alle normative anti-covid , con spese non indifferenti e a volte anche chiudere le proprie attività.
“Il calo dei contagi e la campagna vaccinale – ha spiegato il governatore di Sicilia Nello Musumeci – hanno consentito le riaperture”. Anche ad Agrigento i gestori di bar e ristoranti quindi si preparano a ripartire.
Nella zona balneare di San Leone, che si prepara anche alla stagione estiva , già da qualche giorno, i ristoratori stanno “rinnovando” i locali per renderli a norma e confortevoli per poter accogliere i clienti in sicurezza.
Qualcuno ridipinge le pareti, qualcun altro, comincia a sistemare i tavoli fuori rigorosamente a distanza. C’è chi mette fiori e piante e c’è anche chi nonostante tutto continua ad investire.
Sulla spiaggia del lungomare stanno proprio nascendo due nuove strutture balneari, una con ristorante. Agrigento quindi come tutta la Sicilia e il resto d’Italia prova a ripartire; una ripartenza complicata da orari, prescrizioni e coprifuoco, ma che dà comunque speranza per una ripresa graduale ma ci auguriamo, definitiva.
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