Prende il via domani, giovedì 22 aprile, il convegno su “La Sicilia unita per lo screening del carcinoma alla mammella”, organizzato dall’Accademia di studi mediterranei di Agrigento e che si protrarrà fino al prossimo lunedì. “I programmi di screening – spiega il presidente onorario dell’Accademia Assuntina Gallo Afflitto – rappresentano un fondamentale strumento per identificare il carcinoma mammario negli stadi più precoci, al fine di ridurre la mortalità per tumore al seno. Per questo abbiamo voluto approfondire questa delicata materia chiamando a raccolta operatori sanitari tra i più qualificati del settore che possano dare un contributo di elevato spessore tecnico”.
“Il convegno – aggiunge Gallo – si propone gli obbiettivi di fare il punto sulla situazione attuale dello screening del carcinoma alla mammella oggi in Sicilia, sui progressi che sono stati compiuti, le controversie emerse e le prospettive future, anche tenendo conto della delicata situazione venutasi a determinare a seguito della pandemia. Ma ci siamo prefissi anche lo scopo di avere aggiornamenti sulle possibilità future di screening personalizzato e di applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale, nonché di approfondire il ruolo delle metodiche di II livello e dell’interventistica in senologia, nella visione dell’integrazione dei programmi di screening con i protocolli di attività dei Centri di senologia accreditare, le cosiddette Breast Unit. Infine vogliamo valutare il presente e le prospettive future per ottimizzare la formazione dei radiologi senologi e dei Tecnici sanitari di radiologia medica coinvolti in questo genere di screening”.
“Nella sostanza – conclude il presidente dell’Accademia – abbia avvertito la necessità di creare un evento regionale di incontro aperto a tutti gli operatori di screening del tumore al seno per fare il punto sui risultati delle attività svolte allo stato attuale nella nostra regione, condividere gli obbiettivi raggiunti e quelli da perseguire ed aggiornare gli operatori sulle più recenti acquisizioni scientifiche a livello nazionale ed internazionale. Tutto questo riteniamo che sia alla base per ogni possibile futura linea di sviluppo. In questo abbiamo coinvolto tutti gli operatori dei programmi di screening delle Aziende sanitaria siciliane e delle ‘Breast Unit’, ma anche gli alunni degli istituti superiori di secondo grado con i loro docenti, nonché gli studenti universitari”.
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