Roberto Di Maria, amministratore di “In Progress”, interviene sulla diretta di qualche giorno fa sulla metropolitana di superficie agrigentina. In quella sede si è anche parlato del ripristino della linea ferroviaria per Castelvetrano. A tal proposito , Di Maria, parla del progetto relativo alla linea, che RFI vuole portare avanti, sulla base di uno studio di fattibilità tecnica. “Si è parlato tanto, in questi giorni, di nuovo collegamento ferroviario tra Castelvetrano e Porto Empedocle- scrive l’amministratore di “In progress”- al fine di “chiudere l’anello” ferroviario attorno all’isola. Un collegamento in realtà già esistente, ma a scartamento ridotto: fu chiuso nel lontano 1985, in quanto “ramo secco”, poi dismesso nel 2004: troppi pochi viaggiatori per giustificare un costoso mantenimento in vita di una linea lunga ferroviaria (132 km), peraltro con un sistema del tutto “sui generis” con rotaie distanti un metro, anzichè 1,435 m. come per le ferrovie a scartamento standard. Quindi mezzi del tutto differenti ed impianti di manutenzione fatti apposta. Molti ricordano ancora la terza rotaia – continua Di Maria- che consentiva, a questi treni, di raggiungere Agrigento Bassa da Porto Empedocle, impegnando il binario a scartamento ordinario. Il nuovo collegamento, invece, potrebbe essere connesso con il resto della rete e percorso dallo stesso tipo di treni, rendendo possibile, ad esempio, collegamenti diretti fra Trapani ed Agrigento. Il sito “in progress”, supportato da tecnici attivi nella progettazione ferroviaria, ha ipotizzato una moderna ferrovia del tutto ex-novo; sarebbe a binario unico, dato che non ci troviamo in presenza di alti flussi di trasporto. Ricordiamo che, volendo, su una linea a singolo binario possono transitare anche 80 treni al giorno. La linea avrebbe uno sviluppo di 88,5 km e 9 stazioni intermedie: Marinella di Selinunte, Porto Palo, Menfi, Sciacca, Ribera, Cattolica Eraclea, Montallegro, Siculiana, Realmonte”. Tutti i dettagli tecnici sono visibili nella pagina www.siciliainprogress.com