Gli anziani erano tutti in possesso della prenotazione effettuata online e con tanto di codice pronto da esibire . Porte chiuse, nessuno con cui interloquire, due ore in attesa per poi tornare a casa senza aver ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid. Protagonisti, loro malgrado, un gruppo di anziani ultra ottantenni che si erano recati all’ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì. Qualcuno del personale sanitario si sarebbe prodigato a fare qualche telefonata per informarsi ma niente da fare: il servizio pare che non era stato previsto.
E sulla vicenda interviene il deputato regionale Carmelo Pullara , Vicepresidente della Commissione Sanita’ all’Ars .
“La vergogna continua- dice- è la punta dell’iceberg di innumerevoli disservizi dell’Asp di Agrigento. Siamo all’assurdo tutto questo e’ inaccettabile e vergognoso. Non si riesce a garantire un servizio alla cittadinanza in un periodo cosi’ delicato. Sono mesi che denuncio le tante inadempienze ma anche l’inadeguatezza del commissario Zappia cio’ nel silenzio assordante di tutti a volte tacitato anche dalla stampa ovvero attaccato quasi fosse un fatto personale. La politica che non agisce , ovvero che tace, e’ complice e parimenti responsabile. Meglio isolati che omologati a questo agire. Senza “il sorriso”, che non riuscendo avrebbe voluto togliere alle nostre mamma -conclude Pullara- ritengo che senza indugio l’Assessore Razza debba procedere a sollevare Zappia dall’incarico di Commissario asp di Agrigento, senza venirci a raccontare a cominciare dallo stesso Zappia la favoletta della ricerca dei responsabili: di responsabile c’è ne uno solo al pari di chi prende le decisioni ed il lauto compenso. Il mantenimento dello stesso ancora alla guida dell’Asp di Agrigento visti gli oggettivi fatti non si spiegherebbe oltre.”
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