E’ stato convalidato l’arresto e nessuna misura applicata, a carico del cinquantenne agrigentino, che con la sua Fiat Panda ha tentato di sfondare il cancello d’ingresso della caserma dei carabinieri di Villaseta.
L’uomo, difeso dall’avvocato Teresa Alba Raguccia, è indagato per danneggiamento aggravato, minacce e resistenza a Pubblico ufficiale. Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, ha disposto l’immediato ricovero al Servizio psichiatrico diagnosi e cura dell’Asp.
Stando alle accuse formulate dai carabinieri, e dal sostituto procuratore Maria Barbara Grazia Cifalino, la sera del fatto, l’individuo alla vista dei militari, ha ferito un maresciallo, che ha provato, di fatto, a calmarlo.
Per tutti risposta il cinquantenne ha cercato anche di sottrarsi alle procedure di identificazione, e si sarebbe scagliato contro il sottufficiale dell’Arma, torcendogli il quarto e il quinto dito della mano sinistra, provocandogli la frattura della falange distale del quarto dito.
Il carabiniere ferito è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio”, e dopo le cure del caso, giudicato guaribile con una prognosi di venti giorni. L’operaio cinquantunenne, residente proprio a Villaseta, lunedì sera, venne arrestato in flagranza di reato e su disposizione del sostituto procuratore di turno era stato sistemato nelle camere di sicurezza in attesa della direttissima.
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