Emergono altri particolari sull’arresto dell’operatore sanitario, specializzato in fisioterapia, effettuato dai Carabinieri della Stazione di Agrigento, insieme ai loro colleghi del Nucleo Operativo, poiché durante le sessioni di riabilitazione avrebbe violentato pazienti con disabilità fisiche e psichiche.
I dettagli sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del pubblico ministero Paola Vetro, titolare del fascicolo, del comandante provinciale, col. Vittorio Stingo, del capitano Marco La Rovere, del tenente Alberto Giordano, del maresciallo della Stazione di Agrigento, Salvatore Pecoraro.
Le indagini, svolte nelle ultime settimane con ausili tecnici audio/video, sono state minuziose ed attente: ci sono svariati episodi di violenza sessuale da valutare, ma la condotta posta in essere dall’uomo sembra essere inequivocabile: approfittando delle difficoltà fisiche, soprattutto mentali, durante i trattamenti di fisioterapia, avrebbe assunto atteggiamenti equivoci, sessualmente espliciti, fino a compiere veri e propri atti di violenza sessuale, su quel materassino che non permetteva alle vittime di ribellarsi.
Durante l’ultima seduta, i militari dell’Arma sono piombati nello studio, allontanando l’operatore sanitario dalla donna, che nel frangente stava tentando di divincolarsi. Immediatamente arrestato, di concerto con l’Autorità giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo Luigi Patronaggio, proseguiranno ora per appurare altri episodi di violenza avvenuti all’interno dello studio.
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