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Home » evidenza » Via ai saldi tra misure anti-Covid e caccia all’affare: riaperto il centro commerciale

Via ai saldi tra misure anti-Covid e caccia all’affare: riaperto il centro commerciale

7 Gennaio 2021
in evidenza
Primo giorno di saldi invernali a Firenze, 5 gennaio 2016.
ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

Primo giorno di saldi invernali a Firenze, 5 gennaio 2016. ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI

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In una Italia sotto chiave, sono partiti i Saldi anche in Sicilia. Ad Agrigento riaperto il Centro Commerciale Città dei Templi ed è subito corsa all’acquisto, ma la spesa degli italiani a caccia dell’occasione sara’ in netto calo rispetto allo scorso anno. Confcommercio stima in media 254 euro di ‘shopping’, pari a 70 euro in meno dell’anno scorso. “Effettivamente – spiegano dal Centro Commerciale Città dei Templi – questa mattina fortunatamente al centro c’è tanta gente. C’è molto entusiasmo, vedremo più avanti quali saranno gli sviluppi dei saldi. Dobbiamo ammettere – conclude la direttrice del centro Elisa La Rocca – che in molti preferiscono fare acquisti al centro perchè sanno che qui vengono rispettate tutte le misure anticontagio e si possono fare acquisti in sicurezza”. Centro commerciale a parte, sono Saldi che partono a singhiozzo lungo tutto il mese di gennaio all’insegna della difficolta’ dei consumatori, che hanno piu’ voglia di acquisti ma meno soldi in tasca, e dei commercianti che devono far fronte alla diminuzione delle vendite in stagione, alle restrizioni dei decreti, alle limitazioni degli spostamenti, al venir meno delle occasioni d’incontro, ad un eccessivo utilizzo dello smart working, all’assenza dello shopping di turisti stranieri extra Ue che spendevano nella moda mediamente 861 euro a persona”, spiega il segretario generale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Massimo Torti.

Ma sono saldi  anche del buon auspicio per l’economia, perche’ generano un importante volano d’affari.

“Chiediamo ascolto al Governo perche’ indennizzi subito il settore prima che sia troppo tardi e peggiori la situazione per tutta la filiera”, dice il presidente provinciale di Confcommercio Alfonso Valenza, spiegando quindi che sono “indispensabili contributi a fondo perduto, parametrati sull’effettivo calo dei fatturati”, considerando, “tra l’altro, che i negozi di moda sono stati tra i pochi esercizi commerciali condannati alla chiusura perche’ non essenziali.”

Leggi anche: Covid, si torna in zona gialla. Aperti bar e negozi. Il weekend è arancione

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