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Home » Cronaca » Salma riesumata ed eseguita l’autopsia sul corpo migrante investito e ucciso

Salma riesumata ed eseguita l’autopsia sul corpo migrante investito e ucciso

19 Novembre 2020
in Cronaca, dalla provincia
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Tutto nasce dalla richiesta dell’avvocato Leonardo Marino, legale dello zio della vittima, e dall’ipotesi che il migrante possa essere stato picchiato, poco prima della tragedia, e che eventuali lesioni riportate, potrebbero avergli impedito di alzarsi dal suolo, ed evitare che il suv Volkswagen Touareg lo investisse in pieno.
Qualcosa non convince sulla ricostruzione della dinamica, che ha portato alla morte del ventenne migrante eritreo Sied Anwar, travolto e ucciso da un’auto in corsa, nella notte fra il 3 e il 4 settembre scorso, dopo essere fuggito dal centro di accoglienza di “Villa Sikania” a Siculiana. Per questo motivo il procuratore capo Luigi Patronaggio, e il pubblico ministero, Chiara Bisso, titolare del fascicolo, avevano disposto la riesumazione della salma, per procedere all’autopsia.

Il medico legale Alberto Alongi, ricevuto l’incarico dalla Procura,  nel pomeriggio, ha eseguito l’esame autoptico sul corpo del giovane eritreo, nella camera mortuaria dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. I risultati si conosceranno tra sessanta giorni. Al momento l’unico indagato, per l’ipotesi di reato di omicidio stradale e fuga del conducente, è il trentaquattrenne empedoclino Alfonso Cumella, titolare di uno stabilimento balneare su una spiaggia di Realmonte. La Procura gli contesta di non avere tenuto una condotta di guida prudente con particolare riferimento alla velocità.

Anche se l’automobilista ha sempre negato, anche, in occasione dell’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al Gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, di essere fuggito all’alt dei poliziotti, così come sostiene l’accusa. I suoi legali difensori, gli avvocati Luigi Troja e Giacomo La Russa, hanno sostenuto che il migrante, come emergerebbe dal video amatoriale, finito agli atti dell’inchiesta, si trovava già a terra, perchè bloccato dagli agenti dopo la fuga, e non era possibile in nessun modo evitare l’impatto.
I tre poliziotti del Reparto Mobile, parti offese, nel procedimento in quanto feriti nell’incidente, attraverso i loro legali difensori, gli avvocati Davide Ciccarello e Graziella Vella, hanno nominato il medico legale Antonio Guaiana.

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