Sono passati 28 anni dalle stragi dei magistrati Falcone e Borsellino ed i loro angeli della scorta ma il dolore ed il ricordo e’ sempre vivo in ognuno di Noi.
Come non ricordare quel terribile boato in cui persero la vita prima Falcone e poi Borsellino, gli uomini della scorta ed i tanti uomini e donne ammazzati dalla mafia.
Questo 23 maggio, causa Covid, sarà diverso ed insolito senza cortei e navi della legalità, senza il convegno nell’aula bunker dell’Ucciardone.
Non ci saranno gli studenti ed i cittadini liberi a scendere in piazza e partecipare come ogni anno alle manifestazioni organizzate ma le persone affacciate dai balconi di casa a cantare tutti insieme l’inno italiano e a sventolare lenzuoli bianchi, come avvenne pochi giorni dopo la strage, quando a Palermo prese piede il comitato dei lenzuoli e i cittadini riempirono di bianco la città per gridare no alla mafia.
Previsto come ogni anno alle 17.58, senza cittadini, il minuto di silenzio sotto l’Albero Falcone, di fronte alla sua abitazione dove sarà deposta una corona di fiori, con testimonianze ed interventi istituzionali.
La Fondazione Falcone ha organizzato un flash mob con artisti, attori e musicisti e l’invito ad affacciarsi alle 18 con lo slogan “il mio balcone è una piazza”.
Tra gli ospiti in collegamento la ministra dell’Istruzione Azzolina, con le testimonianze delle scuole che hanno partecipato negli anni scorsi al viaggio e i racconti di docenti e studenti che, nonostante l’emergenza, in queste settimane hanno proseguito la didattica da remoto inviando elaborati, pensieri, poesie, immagini relativi ai temi della giornata.
Ed anche Noi vogliamo che questa giornata non passi inosservata ma contribuisca a dare consapevolezza ed insegnamento che la mafia si combatte ogni giorno nella scuola, negli uffici, sulle strade e soprattutto nella vita di ogni giorno.
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