AgrigentoOggi
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio
No Result
View All Result
AgrigentoOggi
No Result
View All Result

Home » Scuola » Partnership Palma- Gulbene. L’intervista alla dirigente Laura Sanfilippo

Partnership Palma- Gulbene. L’intervista alla dirigente Laura Sanfilippo

Selene Bonsignore Di Selene Bonsignore
29 Gennaio 2020
in Scuola
Share on FacebookShare on Twitter

Lo scorso novembre la delegazione dell’I.C “Giuseppe Tomasi” di Palma di Montechiaro, capitanata dal dirigente scolastico Laura Carmen Sanfilippo si è recata a Gulbene in Lettonia concretizzando una delle tappe cruciali di un progetto ideato e caldamente voluto dalla stessa Dirigente, e che sarà caratterizzato da altri momenti di rilevante importanza per la Città del Gattopardo dal punto di vista sia culturale sia sociale. Per comprendere maggiormente lo spessore dell’idea così come lo scopo a cui mira il progetto, abbiamo intervistato la dirigente Laura Sanfilippo.

Perché ha deciso di visitare Gulbene?
Il motivo che mi ha indotta a visitare Gulbene segue un interesse letterario. E’ nato dalla mia ammirazione per la forza di una donna, Alexandra Wolff- Stormersee. Alexandra ha incarnato per il consorte Giuseppe Tomasi di Lampedusa l’idea di una donna forte, verso la quale egli ha nutrito grande apprezzamento e della quale egli ha rispettato l’indipendenza, l’apertura mentale, la diversità di un credo religioso. Il loro rapporto è ben delineato nel carteggio di cui purtroppo si conosce poco. Lanza Tomasi lo ha consegnato nelle mani della professoressa Miceli dell’Università degli Studi di Palermo. La personalità di questa donna mi ha sempre affascinata. Grazie a lei è stato pubblicato Il Gattopardo, dopo la morte dello scrittore e con la sua spinta si è realizzata l’adozione di Gioacchino Lanza Tomasi, Giò, ovvero Tancredi che incontriamo tra le pagine de Il Gattopardo. Lanza Tomasi incarnava il futuro e l’ideale del figlio che avrebbero voluto avere. Sono tante le ragioni che mi hanno indotta ad interessarmi di Alexandra. A Gulbene sono giunta accettando con immenso piacere l’invito del Sindaco Nurmunds Audizss a relazionare al convegno internazionale di luglio 2019. Della delegazione della mia scuola, ha fatto parte il prof. Graziano Mossuto, compositore, che in onore all’amicizia tra popoli diversi, ha fatto conoscere al pubblico internazionale del convegno, musiche tipiche siciliane e italiane.

Al di là dell’ammirazione per Alexandra Wolff- Stormersee, quando e come è nato il suo interessamento per la famiglia Tomasi?
Ho avuto il grande privilegio di avere avuto un nonno come il mio, il professore Francesco D’Orsi Meli che ha dedicato buona parte della sua vita alla storia della Sicilia, ma soprattutto di Palma, realizzando un’opera magistrale che ripercorre le radici del mio paese partendo dalla preistoria, passando per la famiglia Tomasi e arrivando fino ai giorni nostri. Infatti, oggi, dedicare la mia attenzione a ricostruire e a tenere saldi i rapporti tra gli eredi dei Tomasi e Palma ha un valore profondo, significa quasi poter continuare il lavoro di mio nonno.

A proposito della scuola, nel 2013 Lei ha guidato alcuni studenti del suo Istituto a visitare il palazzo del principe Gioacchino Lanza. Ci racconterebbe quell’esperienza?
La visita guidata a Palazzo Lanza è stata la prima tappa del progetto culminato nel gemellaggio Palma- Gulbene, e non solo. E’ stata un’esperienza edificante per gli studenti che hanno lì suonato e danzato il valzer del Gattopardo. In qualche modo, hanno intrapreso un viaggio verso le radici della propria identità culturale. Siamo stati accolti con gioia dal principe Lanza Tomasi e dalla consorte, la duchessa Nicoletta che hanno voluto offrirci un buffet di leccornie di ogni genere. Noi abbiamo ricambiato portando loro il dolce tipico di Palma, i biscotti ricci alle mandorle, citati anche ne Il Gattopardo, preparati secondo l’antica ricetta delle suore benedettine. Ho intervistato Lanza Tomasi e lanciato il premio Tomasi per le scuole proprio nel 2013, partendo da quella indimenticabile visita.

Lei, prima, ha detto che quell’evento è stato la prima tappa verso la partenership Palma- Gulbene. In che senso?
Nel senso che quella è stata l’occasione per cominciare a “ricucire i rapporti” con il principe Lanza, avvicinandolo al paese di origine della famiglia del padre adottivo, e a mantenerli. Tanto che, successivamente, alcuni anni dopo, sono stata invitata alla conferenza che si è tenuta a Palermo, dedicata ad “Alexandra Wolff Stomersee- Joint cultural heritage of Italy, Latvia, Vienna. Psicoanalisi e Femminismo nell’età di Freud”, nata da un sodalizio tra l’Ambasciata della Lettonia in Italia, l’Art Academy of Latvia (Riga) e la Sigmund Freud University di Vienna. In quell’occasione ho avuto modo di conoscere e conversare con l’ambasciatore lettone in Italia e lì gli ho parlato dell’intitolazione dell’aula magna ad Alexandra Wolff Stommersee Tomasi di Palma, prospettandogli l’idea del gemellaggio tra Palma di Montechiaro e Gulbene. E’ così che, successivamente, arriva dalla Lettonia a scuola Ilze Dulbere Atardo, vicepresidente dell’Associazione Culturale “Alisi”, amici italiani e lettoni. Poi l’invito del sindaco di Gulbene Nurmunds Audziss a relazionare al Convegno internazionale intitolato The role of International Cooperation in Local Public Administrations, al quale erano presenti delegazioni di diversi Paesi europei ed extraeuropei. Nella mia relazione in inglese ho voluto trattare i temi della partnership tra scuole basata sul legame letterario Tomasi di Lampedusa- Alexandra Wolff Stormersee. Sono ritornata nel mese di novembre in Lettonia per assistere all’apertura dello Stameriena Palace, il castello di Alexandra, con la delegazione di cui hanno fatto parte la giornalista Margherita Trupiano che ha iniziato con me sin dal 2013 a presentare la prima edizione del Premio Tomasi, il presidente del Consiglio del Comune di Palma di Montechiaro Domenico Scicolone e il vice, Saro Falco. Adesso siamo in attesa dell’arrivo della delegazione da Gulbene che spero avverrà in primavera.

Lei crede molto in questo gemellaggio. Perché?
Credo che il gemellaggio con una città nordica, quale Gulbene, potrebbe essere un bel trampolino di lancio per valorizzare Palma attraverso un legame basato sullo scambio non solo culturale, ma anche turistico ed economico. Inoltre mi piacciono molto le persone che ho avuto la fortuna di incontrare in Lettonia, a partire dall’ambasciatore italiano Stefano Taviani che mi ha confermato l’intenzione di volermi aiutare a riempire di contenuti il gemellaggio.

Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp

Previous Post

Una biblioteca sociale in periferia serve a ricucire il tessuto urbano

Next Post

Incendio in una comunità alloggio: probabile un corto circuito

Testata iscritta al n.289 – Registro Stampa Tribunale di Agrigento in data 18 Settembre 2009 – Direttore Domenico Vecchio – P.I. 02574010845 – Copyright © 2009 – 2025 – [email protected] Iscrizione ROC n.19023

Per la tua pubblicità su agrigentooggi.it

Copyright © 2023

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Agrigento 2025
  • Editoriali
  • Valle dei Templi
  • Turismo
  • Scuola
  • Cinema
  • Cultura
  • Calcio

Copyright © 2025