Fine anno e tempo di bilanci per la polizia di Stato Agrigento. I dati e i risultati ottenuti nelle tante attività, in cui sono stati impegnati gli uomini e le donne della polizia di Stato, sono stati resi noti dal questore Rosa Maria Iraci, nel corso di una conferenza stampa. In particolare si registra un calo dei reati sia nel capoluogo, che in tutta la provincia. Agrigento e Licata, rispetto agli altri comuni, rimangono le città in cui si verificano più reati.
Il calo più sensibile si registra negli omicidi, quattro nel 2019 con un calo del 33% (sei quelli dell’anno scorso) e negli incendi o danneggiamenti, complessivamente 100 quelli registrati nell’anno in corso, contro 154 del 2018.
In diminuzione anche i furti, passati da 3.930 (2018), a 2.935 (2019) con -25%. In calo le rapine da 88 (2018) a 73 (2019).
E’ di -20% il dato delle lesioni personali o dolose. Stabili le violenze sessuali, 24 erano l’anno scorso, 24 quelle denunciate quest’anno. Le truffe e frodi informatiche sono state 994 contro 1.061 dell’anno passato.
La percentuale di reati commessi in provincia di Agrigento – rispetto alla media nazionale che è del 3,96% – è del 2,64%.
La nostra provincia è la più “sicura” delle altre otto città siciliane, sotto l’aspetto dell’ordine e la sicurezza pubblica (dato del Il Sole 24ore).
Se i dati dei reati commessi sono in calo buona parte del merito va all’intensificazione dei controlli disposti dal questore di Agrigento, rispetto al 2018, ad esempio, sono state utilizzate 585 Volanti in più. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: identificate 83.365 (più 18.034, rispetto al risultato dell’anno scorso 65.331); veicoli controllati 53.576 (più 22.656 erano stati in totale 30.920); cresciuti anche i controlli domiciliari 33.476 (più 12.259 contro 21.217).
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