Ancora un derby per la Fortitudo che, dopo la Pallacanestro Trapani, è attesa sul parquet del PalaFantozzi di Capo d’Orlando per il match valevole per 6^ giornata contro l’Orlandina Basket.
Il tonfo casalingo rimediato nel derby contro i granatafornisce lo spunto per qualche riflessione.
La “serata storta” del cannoniere James – 11 punti, 1/7 dall’arco – da sola non basta a giustificare la sconfitta;appare evidente, infatti, come la compagine di Cagnardifaccia fatica a trovare alternative tattiche ed offensive e,pur contando su un buon quintetto, manchi di unadeguato supporto dalla panchina.
Fatta eccezione per Cuffaro, alle prese con l’infortunio rimediato durante la pre-season, alcuni giocatori – per ragioni diverse – non stanno dando il proprio contributo alla causa: Samuele Moretti, seppur debuttante in A2, sta facendo più fatica del previsto ad ambientarsi alla categoria e finora è andato a referto solamente una volta(2 punti contro Scafati); Eduardo Fontana, alla seconda stagione in Fortitudo, sta giocando poco e in quattro giornate ha totalizzato solamente 4.5 minuti di mediarispetto ai 16.5 della passata stagione, circostanza che ha ridotto il personal score del toscano da 3.8 punti di media con 1.75 rimbalzi e 1.75 assist a 2 punti a partitacon 0 rimbalzi e 0 assist.
Ad ogni modo, la delusione deve essere smaltita in fretta: il match del PalaFantozzi rappresenta uno spartiacque fondamentale per entrambe le compaginisiciliane attualmente appaiate a quota 4 punti in classifica – sebbene i biancazzurri abbiano una partita in meno – e desiderose di riprendere il feeling con la vittoria.
Orlandina: la finale promozione dello scorso anno è un ricordo sbiadito.
I paladini di coach Sodini arrancano. La stella è Brice Johnson.
Troppo brutta per essere vera quest’Orlandina.
Il deludente precampionato, caratterizzato da una sfilza di sconfitte, sembrava una parentesi sfortunata legata all’assestamento di una squadra in fase di ricostruzione.
Il manager Sindoni, infatti, ha avuto difficoltà a trovare i sostituti dei due cannonieri americani Brandon Triche e Jordan Parks.
La ricerca è terminata ingaggiando prima l’ala classe ’94 Brice Johnson e successivamente la guardia classe ’84 Tarence Kinsey, mentre sono stati confermati alcuni dei protagonisti dello scorso campionato come Simone Bellan, Matteo Laganà, Joseph Mobio, Andrea Donda e Jacopo Lucarelli, cui si sono aggiunti Lorenzo Querci, guardia classe 2001, Uchenna Ani, ala classe 2000 e da ultimo il play Marco Laganà.
Tuttavia, la compagine guidata da Marco Sodini èrimasta lontana parente di quella schiacciasassi vista in azione lo scorso anno.
Tra infortuni (Lucarelli e Kinsey) e prestazioni deludenti, l’avvio di campionato ha ricalcato quanto già visto in pre-season: due sole vittorie, tre sconfitte con il tracollo subìto nel posticipo dell’ultimo turno, durante il quale il Basket Napoli si è imposto 79 a 46.
La compagine di Sodini ha il peggior attacco del Girone Ovest (63 punti di media) e la quarta miglior difesa (72.8punti subìti).
The Human Double-Double: Brice Johnson
Uscito niente meno che dalla prestigiosissima North Carolina, All American Team NCAA, scelto dai Los Angeles Clippers con la chiamata numero 25 al draft del 2016, Brice Johnson è una delle stelle d’oltreoceano venute a dare ulteriore prestigio alla Lega 2.
All’epoca, in molti avevano predetto un lustre futuro per Brice, il quale, dopo qualche apparizione con i Clippers,i Grizzlies e in G-League, ha visto chiudersi ogni sbocco nella massima Lega professionistica americana decidendo, così, di trasferirsi in Europa.
Soprannominato “The Human Double-Double” per la sua straordinaria capacità realizzativa e per le eccellenti doti di rimbalzista, Johnson, finora, non ha deluso le aspettative e con la media di 21 punti a partita e 10.6 rimbalzi è il secondo cannoniere e rimbalzista del Girone Ovest.
Probabile starting five: Laganà, Querci, Bellan, Mobio, Johnson.
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