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Home » Gusto & Dintorni » Aynat, punta di diamante di CVA Canicattì, protagonista di una degustazione in verticale

Aynat, punta di diamante di CVA Canicattì, protagonista di una degustazione in verticale

Giusy Schillaci Di Giusy Schillaci
23 Ottobre 2019
in Gusto & Dintorni
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Il vitigno autoctono a bacca nera più rappresentativo e celebrato della Sicilia, il Nero d’Avola, è stato il protagonista di una grande degustazione in verticale di Aynat, punta di diamante di CVA Canicattì, premiata cantina sociale della provincia di Agrigento. La serata si è tenuta presso il Ristorante Baìa di Realmonte.

Quattro le annate proposte alla scoperta di un eccezionale vino e del nostro territorio, dal 2010 al 2007. A condurre in questo viaggio i circa 50 ospiti, l’enologo siciliano Tonino Guzzo, grande esperto che con professionalità ha recensito i vini con chiarezza di contenuti com’è nel suo stile.  A fare gli onori di casa il Patron Chef Antonino Butera ed il Sommelier Francesco Baldacchino, delegato provinciale dell’AIS che ha introdotto la serata e poi servito i vini a tavola.

Tre main course hanno accompagnato i vini. Splendide e gustose pietanze curate nei dettagli proprio dallo Chef  Butera. Questa la sequenza: “BROCIOLONE” di manzo con cono di patate gialle, brunoise di ortaggi e soffi di grano antico; “BRASATO” di capocollo con demi Glace, gnocchi di patate gialle con crema di pecorino e cialda di pane casereccio; “TASCA DI AGNELLO FARCITA” aggrassato con patate, Carnaroli al basilico e cicoria rossa.

Per quanto riguarda l’analisi generale delle diverse annate è stata una sorpresa, a detta degli esperti, notare la positiva evoluzione negli anni. Dai sentori tostati, di frutta di bosco alla frutta matura, le note balsamiche e di spezie. Un’ esplosione di aromi e sapori con un’armonia delle componenti tanniche, potere dunque astringente limitato e con una componente più che altro significativa in termini di struttura del vino.

Il 2009 è stata un’annata difficile che pero’ non ha fatto scemare le caratteristiche del Nero d’Avola.

Soddisfatti si dichiarano gli organizzatori della degustazione in verticale che- visti i risultati,  il riscontro e l’interesse della gente- potrebbero pensare adesso di mettere sù presto una simile iniziativa che porti in tavola qualche altra eccellenza eno-gastronomica del nostro territorio.  (Foto da contributo esterno)

 

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