Per chi ti salva la vita non sono sufficienti parole di ringraziamento. Lettera al giornale a firma di Daniele Baldacchino. Lo scorso giugno Daniele era arrivato in arresto cardiaco in ospedale: salvato dalla solerzia dei medici:
Quella notte del 27 Luglio scorso ho rischiato, a soli 35 anni, di non tornare più a casa, di non riabbracciare i miei figli e la mia famiglia. Ma il tempestivo, professionale, impeccabile e amorevole intervento del personale medico e paramedico dell’ospedale S.Giovanni di Dio di Agrigento, mi ha dato la possibilità di continuare a vivere, di rinascere o, come dice il mio parroco, di resuscitare.
Ho molta fede e credo fermamente che il buon Dio abbia voluto fare per me questo miracolo, ma credo anche che i suoi strumenti siano stati i medici del pronto soccorso, della rianimazione, della cardiologia, insieme a tutto il personale che li affianca ogni giorno nella loro “missione”.
Concludo facendo un appello alle istituzioni preposte: purtroppo la bravura dei medici spesso non è sufficiente a salvare vite umane; fornite gli ospedali di tutte le attrezzature necessarie e disponete nuove assunzioni rinforzando il personale spesso troppo oberato di lavoro, solo così potremo assistere piu’ spesso al miracolo di una vita che non si spegne, una vita come la mia. Grazie di cuore. Daniele Baldacchino
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