Il carro allegorico “ConFusione al Circo” vuole umoristicamente rappresentare una realtà che sta investendo due piccole comunità dell’entroterra siculo, i due comuni di Cammarata e San Giovanni Gemini, nei quali non esiste alcun netto confine di separazione, ma che spesso, in diverse occasioni, costringe a dividere i cittadini delle due intere comunità. L’oggetto in questione è la famigerata fusione dei due paesi in un unico comune.
La rappresentazione simbolica ed allegoria del carro non vuole in alcun modo realizzare opere di convincimento, tanto meno rappresentare alcun comitato o schieramento politico che inciti i cittadini a votare “Sì” oppure “No”, all’imminente Referendum indetto.
Il solo ed unico obiettivo dell’ammirevole gruppo di “carristi ” è quello di fare satira, come richiesto dalla buona tradizione del Carnevale. Ma soprattutto si vuole per un attimo immedesimarsi nelle anime di tutti quei cittadini che, dopo parecchio tempo, si ritrovano a vivere questo momento di “confusione”, dettato dalla scelta della sorte dei paesi, discussa già da anni e anni.
Non è un caso la scelta della creativa ambientazione di tutto il contorno: un colorato circo, diretto da un simpatico presentatore, allestito con tendoni, luci e festoni; arricchito da musica, stelle e palloncini; dominato da pagliacci, mimi ed animali tipicamente circensi.
Lo spirito dei ragazzi che hanno, volontariamente ed anche volenterosamente, contribuito alla realizzazione del carro, con passione, duro lavoro, sforzi e sacrifici (che forse non saranno mai abbastanza ripagati!), è quello di strappare un sorriso alla gente coinvolta in questa simpatica, anche se reale ed importante vicenda.
Non si vuole giudicare né criticare, ma unicamente animare una comunità troppo spesso impegnata in faccende burocratiche che ha quasi fatto perdere una bella e spensierata tradizione, quale è il Carnevale.
I carristi di “ConFusione al Circo”