Assolta perchè “incapace di intendere e volere al momento della commissione dei fatti. Il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Agata Anna Genna ha scagionato dalle accuse O.Z., 69 anni, di Montallegro, finita sotto processo per atti persecutori (stalking), danneggiamento e calunnia, nei confronti della presidente di un circolo femminile, sua parente e vicina di casa.
Nei confronti della donna, difesa dall’avvocato Marilena Marino, è stata disposta una perizia, eseguita dalla psichiatra Cristina Camilleri, dalla quale è emersa la sua non punibilità. La presunta vittima, si era costituita parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Fabio Inglima Modica. Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, aveva chiesto la condanna dell’imputata a 2 anni e 4 mesi di reclusione.
La vicenda risale al settembre del 2016. L’imputata sarebbe entrata in contrasto con la presidente della struttura, più volte insultata, minacciata di morte, e in un’occasione pedinata e raggiunta persino in una pizzeria, dove stava festeggiando il compleanno. Poi un altro grave episodio. La sessantanovenne si sarebbe presentata al Comando della polizia Municipale con un mattone in mano, con cui avrebbe danneggiato tre porte perché, a suo dire, i vigili urbani non la stavano tutelando dalla “rivale”.
Il giudice ha disposto, inoltre, la misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno, prescrivendo l’esecuzione in un centro di salute mentale.
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