Walter Lazzarin è un insegnante precario di Storia e Filosofia. Da alcuni giorni staziona in via Atenea.
Si chiama Walter Lazzarin ed è un insegnante precario di Storia e Filosofia nonché uno “Scrittore per Strada”. Una sorta di personaggio che abita i marciapiedi delle strade d’Italia, perché a lui piace scrivere, e allora va a cercarsi le storie, ascolta conversazioni, conosce gente, evoca parole. In questi giorni si trova nella città dei templi, con la sua valigia piena di libri e una vecchia macchina da scrivere, di quelle che non se ne vedono più da tempo. Regala i suoi elaborati ai passanti di via Atenea che si fermano a guardarlo incuriositi. Trentanove anni, veneto d’origine, gira la penisola per cercare di vendere i suoi libri ( tra cui un romanzo dal titolo “Il drago che si droga” e altri volumi di tautogrammi). Ad Agrigento si è sistemato, e non poteva essere diversamente, nella “piazzetta dello scrittore”, seduto a terra ai piedi della scultura di Andrea Camilleri. Se in centro città c’era un posto adatto dove poter collocare il suo curioso ufficio, Walter Lazzarin l’ha trovato subito. “Ho deciso di rincorrere un sogno – spiega. – Un’utopia secondo alcuni: promuovo i miei libri girando per le strade d’Italia. I vagabondaggi mi hanno permesso di conoscere migliaia e migliaia di persone e centinaia di città. Sono nato a Padova – racconta. – Ho vissuto a Rovigo e dopo un anno mi sono trasferito a Roma. Campo di sola scrittura in attesa di vincere il concorso e fare il professore”. A vederlo vien da pensare a Totò nel film Miseria e Nobiltà, che scriveva lettere per gli analfabeti; lui racconta che in via Atenea gli è successo, con alcuni stranieri, che non sono ancora in confidenza con la nostra lingua, che gli hanno chiesto aiuto per scrivere messaggi o biglietti. Insomma una vita per strada. Però Walter non chiede soldi, ma dona biglietti dattiloscritti, e regala parole, sorrisi e saluti.
LORENZO ROSSO
Foto Livio Cavaleri
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