VITTORIA. Gli agenti erano intervenuti , dopo la segnalazione su di una lite che si era conclusa con il rumore di alcuni colpi di arma da fuoco: il ferito era stato trasportato in ospedale in auto perché raggiunto da un colpo d’arma da fuoco sparato dal nipote. Durante le ricerche del minore e’ stata anche informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per il Minorenni che ha assunto il coordinamento delle indagini. Gli investigatori sono quindi riusciti in poche ore a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti mentre il 17enne , nel frattempo rintracciato, condotto negli uffici della Polizia di Stato, ha reso una piena confessione. Da quanto emerso, a seguito di una banale lite per futili motivi, il nonno ha minacciato il nipote reiteratamente ed in modo grave armato di un’accetta sottoposta a sequestro. Quando il minore ha tentato di far desistere il nonno, quest’ultimo, sempre impugnando l’accetta ha continuato a minacciare il congiunto. La madre del minore nonchè figlia della vittima, si è frapposta ai due tentando di dividerli ma non riuscendo in alcun modo chiamava in aiuto i vicini che non facevano in tempo a placare gli animi. La lite sarebbe successivamente ripresa e il nonno avrebbe tentato di investire con l’auto il nipote e questi con un fucile avrebbe sparato un primo colpo in aria. Nonostante ciò, l’anziano sarebbe sceso dall’auto brandendo ancora una volta l’accetta, e il nipote avrebbe quindi fato fuoco ferendolo. La madre e la moglie della vittima si sono quindi adoperate per condurre il ferito in ospedale dove, dopo un’operazione, e’ stato giudicato guaribile in 30 giorni. Il giovane indagato dopo essere stato arrestato, ha reso piena confessione in sede di interrogatorio delegato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, assistito dal legale di fiducia. L’arma non e’ stata ancora recuperata.
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