Lo cercavano da anni perché accusato di violenza sessuale aggravata, compiuta ai danni di una ragazza minorenne in condizioni di disagio psichico, avvenuta ad Aragona nel luglio del 2015. La Polizia di Frontiera, in servizio all’aeroporto di Catania, ha bloccato ed arrestato un cittadino rumeno Florin Sarbu, che era appena sbarcato da un volo proveniente dalla Romania, in esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal Tribunale del Riesame di Palermo il 27 maggio del 2016, su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento, guidata dal procuratore facente funzioni Salvatore Vella. (Nella foto).
Le indagini dei carabinieri della Stazione di Aragona, coordinate dallo stesso procuratore Vella., erano partite dopo la denuncia presentata dalla famiglia della ragazzina. Le articolate e precise dichiarazioni della minore, ascoltata dal magistrato titolare del fascicolo, con l’ausilio di una psicologa specializzata, e i successivi accertamenti compiuti dai militari dell’Arma della locale Stazione, hanno consentito di giungere all’emissione di una richiesta di applicazione della misura cautelare in carcere a carico del rumeno, a pochi mesi di distanza dai fatti denunciati.
Nel frattempo, però, l’uomo aveva fatto perdere le proprie tracce, spostandosi all’Estero, verosimilmente facendo ritorno nel suo Paese d’origine. In questi anni la Procura di Agrigento, non ha mai smesso di cercare l’indagato, il cui procedimento penale, nel frattempo era approdato dinanzi al giudice dell’Udienza preliminare del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, che non aveva potuto far altro che, sospenderlo per l’irreperibilità dell’indagato.
Le ricerche però sono continuate fino all’individuazione del rumeno, che s’è ripresentato nuovamente nel territorio italiano. Nella giornata di ieri, Florin Sarbu ha trovato ad attenderlo, nell’area “arrivi” dello scalo aeroportuale “Fontanarossa” di Catania, i poliziotti di Frontiera agli ordini del vice questore Sapienza che, coordinandosi con la Procura di Agrigento, lo hanno arrestato e condotto nella Casa circondariale di “Piazza Lanza” a Catania, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
L’ottimo lavoro investigativo svolto dai militari della Stazione carabinieri di Aragona, e il coraggio mostrato dalla famiglia della giovane vittima, che non ha avuto alcun timore a denunciare i gravi fatti subiti, troveranno finalmente giustizia in un’aula di tribunale. Le indagini sono concluse, ma le condotte oggi contestate all’indagato non sono state ancora definitivamente accertate.