Nonostante la presenza dei cartelli monitori indicanti il divieto di ingresso alla Scala dei Turchi, a tutt’oggi oggetto di sequestro, 4 persone sono state fermate e denunciate in quanto si sono resi responsabili del reato di violazione dei sigilli. Altri sono fuggiti a nuoto, e altri ancora imboccando un sentiero pericoloso.
Tutto quanto lo scorso weekend.
E proprio lo scorso fine settimana sono stati intensificati i controlli da parte dei militari della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Porto Empedocle dovuto all’incremento delle presenze di turisti, che hanno fatto registrare un’affluenza consistente lungo la spiaggia che conduce alla marna bianca.
Com’è noto, il 27 febbraio scorso, il personale della Guardia costiera di Porto Empedocle, al Comando del capitano di fregata Gennaro Fusco, su ordine del procuratore capo Luigi Patronaggio, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di urgenza, che ha ad oggetto il sito “Scala dei Turchi”, in quanto vi è un concreto pericolo per i turisti e per i bagnanti, in considerazione dei numerosi crolli che hanno interessato l’area negli ultimi mesi.
Provvedimento convalidato dal Gip nei giorni successivi e confermato di recente dai giudici del Tribunale del Riesame di Agrigento.
Nonostante i sigilli, quattro soggetti sono stati trovati, fermati e denunciati all’interno dell’area interdetta. Da sottolineare che alcuni turisti, presenti sulla marna bianca, alla vista del personale della Capitaneria, si sono dati alla fuga. Alcuni di essi si sono gettati a mare allontanandosi, altri invece si sono diretti verso la sommità della scala nella parte più pericolosa, impedendo di fatto l’identificazione.
Il comandante Fusco rinnova gli accorati appelli a non accedere al sito in violazione dei divieti, in quanto al momento oltre che essere pericoloso in alcuni punti e sequestrato, auspica altresì che venga data la massima diffusione affinché i turisti della Scala dei Turchi siano informati sui divieti attualmente esistenti su tale bene paesaggistico, la cui possibilità di ripristino della fruizione in condizioni di sicurezza si potrà concretizzare nelle prossime settimane.
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