La questione Viadotto Morandi è sempre accesa e non è stata mai archiviata o dimenticata. Tanti dubbi sul suo mantenimento o sull’abbattimento proclamato a gran voce in particolare dagli ambientalisti. E ad oggi sono diversi anche i “silenzi” che lasciano perplessi soprattutto i cittadini.
“Nel fragoroso silenzio dei consiglieri comunali, fa impressione quello del consigliere Marco Vullo, da sempre paladino di Villaseta, suo serbatoio di consensi.
Per le buche, l’immondizia, i servizi carenti sempre pronto a fare interrogazioni e a rilasciare dichiarazioni critiche al Sindaco, per il paventato isolamento ed emarginazione di Villaseta, nella ipotesi ambientalista del non Viadotto, non una parola”.
Questo il disappunto di un cittadino che si stupisce nello specifico del silenzio del consigliere comunale Marco Vullo che a dire il vero negli anni ha abituato alle sue battaglie, prese di posizione e risultati concreti.
Vullo, che davvero al momento ha deciso la via del silenzio, replica così: “Sto seguendo in silenzio. Sono del parere che tale importante e grandissimo tema vada discusso in altre stanze ed altri tavoli. Io sono per le azioni concrete e sto pensando a qualcosa più in là che possa avere risonanza ben più ampia”.
” Non si risolve nulla- continua Vullo– con un comunicato dove posso sicuramente esprimere la mia opinione e le mie proposte. La questione va affrontata “ai piani alti”. Ho avuto comunque rassicurazioni dal sindaco Firetto ed incontrerò Roberto Di Mauro per capire come possiamo sollecitare dal punto di vista regionale”.
Il consigliere non si dichiara né a favore né contro l’abbattimento purché ci siano tutte le garanzie o le soluzioni alternative. Coglie l’occasione anche per sottolineare l’importanza dell’arteria come essenziale via di collegamento tra Villaseta e Monserrato ed il centro città. “I residenti – conclude- utilizzano la Strada Provinciale 1, Contrada Fondacazzo, riaperta tre anni fa ed in tempi non sospetti a seguito di una mia battaglia politica. Se non ci fosse stata questa alternativa, le difficoltà sarebbero state ancora maggiori”.
L’attento lettore intanto si stupisce anche di altri silenzi provenienti dal mondo sindacale, di Confindustria, della Camera di Commercio e di associazioni a tutela del cittadino. Proveremo nei prossimi giorni ad aiutarlo a trovare delle altre risposte.
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