Agrigento, emergenza scuole: vertice in Comune per lo sgombero dello stabile che ospita il Politi e la Pirandello
AGRIGENTO – Un vertice urgente si è tenuto questo pomeriggio a Palazzo dei Giganti per affrontare la delicata questione dello sgombero dello stabile che ospita la sede centrale del Liceo Politi e la scuola media Pirandello. La struttura di via Acrone, secondo le perizie tecniche effettuate dalla Provincia, non garantisce più la stabilità statica necessaria per proseguire in sicurezza le attività scolastiche.
All’incontro erano presenti il sindaco Francesco Miccichè, l’assessore comunale alla Scuola Gioacchino Alfano, il presidente del Libero Consorzio Giuseppe Pendolino e i tecnici e dirigenti dei due enti competenti – Comune e Provincia – che si dividono la gestione dell’edificio. La situazione, nota da tempo ma evidentemente sottovalutata, è precipitata nei giorni scorsi dopo la pubblicazione delle prime indiscrezioni sulla stampa.
Il presidente del Libero Consorzio Giuseppe Pendolino ha dichiarato:
«Già domani avremo un incontro con i tecnici e i dirigenti e siamo disponibili a trovare tutte le soluzioni, posto che di fronte all’assenza di staticità e sismica non abbiamo altra scelta e che il provvedimento di sgombero non potrà essere revocato. È una situazione che dispiace, ma ribadiamo che si farà di tutto per trovare le soluzioni anche in collaborazione con l’ente Municipio».
Secondo quanto illustrato dall’ingegnere Michelangelo Di Carlo, dirigente della Provincia, la struttura è a rischio statico e non può essere utilizzata per ospitare studenti. L’unica soluzione, ha spiegato, è lo sgombero totale dell’immobile, con trasferimento degli studenti in sedi alternative. Per il Liceo Politi si prevede l’accorpamento di tutte le classi presso l’ex istituto Foderà, dove alcune sezioni già si trovano. Per la scuola media Pirandello sarà invece il Comune a doversi attivare con urgenza per individuare nuovi spazi. I lavori di messa in sicurezza, ha precisato Di Carlo, richiederebbero un progetto complesso e risorse stimate in oltre 8 milioni di euro: una spesa attualmente fuori portata per gli enti locali.
La questione, dunque, è seria e non più rinviabile. Le istituzioni presenti hanno assicurato il massimo impegno per garantire la continuità scolastica e la sicurezza degli studenti, ma resta il fatto che una pianificazione preventiva avrebbe evitato l’emergenza dell’ultimo minuto. Ora si corre contro il tempo per garantire un rientro regolare a settembre.
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