La liquidazione coatta amministrativa della cooperativa che gestiva i servizi cimiteriali segna la fine di un lungo capitolo nella gestione del cimitero di Piano Gatta ad Agrigento.La decisione, assunta dalla Regione Siciliana, è arrivata dopo anni di malcontento crescente tra cittadini e istituzioni locali, causato da una gestione che, secondo molte segnalazioni, non rispondeva più ai bisogni di una comunità che chiedeva servizi dignitosi e puntualiIl cimitero agrigentino è stato affidato in gestione a un soggetto privato per garantire ordine, la manutenzione e operazioni funerarie. La cooperativa che ha ottenuto la gestione ha operato per oltre vent’anni e durante i primi anni, il servizio sembrava reggere, ma con l’aumentare delle sepolture e delle esigenze logistiche, sono emerse alcune criticità.
Queste criticità, sommate nel tempo, hanno compromesso il rapporto tra la cooperativa e la comunità, fino a rendere inevitabile un cambio di rotta.A guidare la delicata fase di liquidazione è stata nominata Anna Lo Cascio, commissario liquidatore con ampi poteri. Il suo incarico è consistito nel chiudere formalmente le attività della cooperativa, revocare gli incarichi precedenti, e avviare tutte le pratiche necessarie per il passaggio a una nuova gestione, o per la ristrutturazione del sistema esistente.Il Comune ha richiesto un intervento urgente per restituire efficienza e decoro al luogo sacro ed ha formalizzato lo sfratto della cooperativa. Ora l’amministrazione pubblica dovrà decidere come procedere: internalizzare il servizio, affidarlo a una nuova società o attivare un bando pubblico.
Negli ultimi mesi, numerose famiglie hanno protestato per la carenza di spazi cimiteriali. Molti cittadini non hanno trovato un loculo disponibile per tumulare i propri cari, vivendo una doppia sofferenza: quella della perdita e quella dell’incertezza su dove poterli seppellire.Una prima risposta concreta all’emergenza è arrivata con l’intervento della società Gemo Gab Costruzioni, a cui il Comune ha affidato la realizzazione di 80 nuovi loculi presso il cimitero di Piano Gatta. Un’opera che, pur rappresentando una soluzione parziale, ha permesso di alleviare l’emergenza in attesa di un piano strutturale più ampio.Nei giorni scorsi, l’amministrazione ha anche saldato la fattura da 223.525 euro all’impresa, certificando la chiusura dei lavori e la messa a disposizione dei nuovi spazi funerari.
Ora il Comune è chiamato a decidere il futuro gestionale del cimitero. Le opzioni sul tavolo sono diverse: si va da una gestione interna, che garantisca un controllo diretto ma richiede risorse e personale, all’affidamento a un nuovo operatore privato attraverso gara pubblica.Si tratta di una decisione importante che apre a nuove possibilità, nell’interesse della collettività e nel rispetto dei defunti
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