Vanoli Basket Cremona 84
Moncada Energy Agrigento 76
Moncada Energy Agrigento: Grande 18, Francis 7, Ambrosin 14, Chiarastella 10, Marfo 19, Costi 1, Bellavia, Peterson 4, Negri 3, Mayer. All.: Cagnardi
Vanoli Basket Cremona: Tabu 9, Vecchiola, Zanetti, Caroti 8, Cannon 20, Eboua 5, Alibegovic 11, Denegri 21, Piccoli 5, Mobio 5, Ndzie, Zucchina. All.: Cavina.
Arbitri: Jacopo Pazzaglia, Nicholas Pellicani e Matteo Roiaz
Note: parziali: 23-18, 25-13, 17-18, 19-27
Agrigento spaventa i lombardi ma non basta un ultimo quarto giocato su di giri per avere ragione sulla Vanoli che nella prima sfida del 2023 rimanda la Moncada a casa con 84-76 e la consapevolezza di avere superato un ostacolo che si conferma vera rivelazione della serie A2 girone Verde. La formazione di Devis Cagnardi come al solito ci mette impegno ma paga un avvio in salita dove cade sotto i colpi di una delle migliori Vanoli della stagione: spietata, reattiva, lucida in attacco, sempre in controllo, capace di approfittare di alcuni dettagli. Per Cagnardi non bastano le solite prove in doppia cifra di Marfo 19 punti e Grande 18, Ambrosin 13, assistiti da un solito immenso capitano Chiarastella 10. Coach Cavina può contare su Cannon (20 punti) ex, che ringrazia Agrigento per averlo lanciato nella pallacanestro che conta, ma che sente l’odore del sangue quando c’è da difendere e attaccare il ferro. L’americano insieme a Denegri, 21 punti, segna il passo. Primo quarto in equilibrio con Agrigento che rimane attaccata grazie alle prodezze di Chiarastella e Grande. La Vanoli prova più volte lo strappo prontamente ricucito dalla formazione di Devis Cagnardi. Il miglior marcatore della prima frazione, manco a dirlo, è l’ex di turno Jalen Cannon già a quota 6. Nel secondo quarto è Cremona a schiacciare sull’acceleratore, è ancora Jalen Canon, che in avvio schiaccia al ferro e più avanti a tre dalla fine è Caroti a mettere i punti del massimo vantaggio. La Vanoli sale a + 14 con un parziale che incide in maniera devastante sull’economia della partita. Agrigento perde contatto e lucidità. La squadra di coach Demis Cavina ora è in fiducia e la Vanoli sale fino al +17. Alibegovic segna la tripla che mette una mezza ipoteca sul risultato finale. Il parziale del secondo periodo è di 25-13, si va alla pausa lunga con il punteggio di 48-31. Al rientro la Moncada prova a cambiare l’inerzia e scende sul parquet con la determinazione giusta ricucendo lo strappo fino al – 8. Ma è solo un illusione. Cremona ha giocatori che hanno esperienza e numeri e non si fa impressionare. Agrigento è paziente ma imprecisa. Si segna poco, ma per i lombardi che vogliono gestire va bene così. Si resta sul + 18 con il parziale di 17-18 si chiude il terzo quarto sul 65-49. L’ultimo quarto è una prova di orgoglio per Agrigento che domina e ricuce fino al -5 spaventando la Vanoli e costringendola a rifaretutto da capo. Ora Agrigento è attesa dalla prima casalinga del nuovo anno, difronte ci sarà Rieti, poi l’altra sempre in casa la Juve Cremona.
FOTO UFFICIO STAMPA
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