Un aumento e una differenziazione di tipologie del biglietto ma anche un’offerta sempre più ricca e accessibile per il sito archeologico siciliano tra i più visitati al mondo e che nell’era del covid, la scorsa estate, ha superato persino il Parco archeologico del Colosseo per numero di ingressi. Il biglietto, infatti, alla riapertura costerà due euro in più, quindi dodici euro rispetto al passato. Quello cumulativo che consente la visita anche al Museo Griffo passa a 20 euro. L’aumento del biglietto è stato approvato nel corso del Consiglio del Parco della Valle dei Templi di Agrigento.
La seduta dello scorso 9 dicembre è stata anche quella dell’insediamento del sindaco Francesco Miccichè, che adesso fa ufficialmente parte del Consiglio del Parco della Valle dei Templi di Agrigento. L’insediamento è avvenuto in occasione della seduta convocata dal presidente Bernardo Agrò e alla quale hanno partecipato il direttore Roberto Sciarratta, il Soprintendente Michele Benfari e in video conferenza l’archeologo Salvo Barrano. Assente giustificato l’avv. Luigi Troja. E l’inizio non è stato solo burocratico, o il benvenuto che gli hanno rivolto gli altri componenti del Consiglio. Sono stati discussi e approvati diversi argomenti all’ordine del giorno come il pagamento di debiti fuori bilancio ma anche l’aumento del prezzo del biglietto d’accesso e dell’abbonamento per accedere all’area archeologica di Agrigento. Il biglietto, infatti, alla riapertura costerà due euro in più, quindi dodici euro. Quello cumulativo con il Museo Griffo passa a 20 euro. Altri argomenti quale l’organizzazione della prossima stagione turistica 2021 o la istituzionalizzazione del premio “Empedocle” sono state rinviate alla prossima seduta in programma il 17 dicembre prossimo.
Nel suo intervento introduttivo il presidente Agrò ha spiegato perché in questo momento di fermio delle attività legate al Covid bisogna lavorare per essere pronti alla riapertura. Il sindaco Miccichè al termine dei lavori ha commentato positivamente questa nuova esperienza aggiungendo di avere trovato una buona sinergia con il presidente Agrò e con gli altri componenti del Consiglio. Attualmente il Parco della Valle è chiuso per ottemperare alle misure anticontagio. Gli effetti del Coronavirus non stanno colpendo soltanto il sistema sanitario. A soffrire è tutto il tessuto economico, ma ci sono alcuni settori che, più di altri, stanno subendo un colpo durissimo e tra questi c’è di certo quello archeologico e culturale. Il Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi secondo le disposizioni del DPCM del 3 Dicembre u.s. per la prevenzione della diffusione del contagio da coronavirus, resterà chiuso fino al 15 Gennaio 202. (FOTO ALESSANDRO BUTERA)
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