Critiche e impegno per il cambiamento: una lettera aperta sull’Ospedale di Agrigento
Caro Direttore,
Mi rivolgo a lei in un momento di profonda autocritica. Ho agito in modo che potrebbe sembrare contrario alle regole: ho chiesto una raccomandazione. La ragione di questa mia azione risiede in un’esperienza personale che ho vissuto recentemente presso il pronto soccorso di Agrigento, un’esperienza che ho definito un vero e proprio “inferno”, come molti lo chiamano comunemente.
Ho assistito a scene inaccettabili: malati lasciati per un’intera notte senza lenzuola o coperte… Famiglie costrette a improvvisarsi con giubbotti o coperte portate da casa per proteggere i propri cari dal freddo. Non posso non evidenziare che i responsabili di questa situazione non sono certo i medici, che vivono quotidianamente un’ardua realtà e affrontano turni massacranti. I veri responsabili sono i dirigenti ospedalieri, coloro che, con fondi pubblici, dovrebbero essere consapevoli delle condizioni della struttura che gestiscono.
È stato così che mi sono visto costretto a chiedere una raccomandazione a un’infermiera, nella speranza di ottenere una coperta per mia madre… Questo episodio è stato un’onta! Una vergogna! Ho assistito a persone che imploravano per un lenzuolo per i propri familiari e gli infermieri rispondevano di non averne.
Abbiamo fiducia nel sistema sanitario pubblico, preferendolo a quello privato, ma se i risultati si traducono nell’incapacità di garantire nemmeno un lenzuolo o una coperta a un paziente, ritengo che i dirigenti ospedalieri dovrebbero, se avessero anche solo un minimo di dignità, rassegnare le proprie dimissioni immediatamente! E penso che i politici che hanno designato questi dirigenti dovrebbero fare altrettanto!
Questa terra non potrà mai progredire se continuiamo a ignorare queste problematiche. In altre nazioni, la gente scenderebbe in piazza per molto meno.
Ecco perché ho deciso di confessare che anch’io sono ricorso a una raccomandazione all’ospedale di Agrigento… Alla fine, mia madre ha ottenuto la sua coperta.
Con sincera amarezza,
Caro Michele, Innanzitutto, grazie per aver condiviso con noi le tue amarezze in questa toccante lettera e per aver reso pubblico ciò che sta accadendo. È importante sottolineare che l’Ospedale di Agrigento è composto anche, e soprattutto, da reparti efficienti e da risorse che, nonostante le oggettive difficoltà, dimostrano umanità e professionalità. Personalmente, ho recentemente frequentato l’ospedale e devo dire che le mie esperienze sono state tutte positive. Sono stato soddisfatto delle attenzioni e del trattamento ricevuto in vari reparti. Tuttavia, ciò che hai descritto riguardo al pronto soccorso mi ha lasciato sbigottito, specialmente considerando che proprio alla fine della scorsa estate ho potuto constatare il cambiamento del reparto sotto la guida del dottor Caramanno poi sostituito ad interim da altri primari. Ho chiesto ai dirigenti di fornire risposte e di chiarire una volta per tutte ciò che sta accadendo e perché il pronto soccorso dell’ospedale principale sembrerebbe nuovamente immerso nel caos. Dall’Asp sono rimasti sorpresi dell’accaduto. Il commissario Mario Zappia da noi contattato si è messo subito in moto per fare luce sulla vicenda, che assicura essere un episodio che non tornerà a ripetersi.