A gennaio si dava il via alle tariffe sociali per contrastare il carovoli in Sicilia.
Il viceministro Cancelleri annunciava la pubblicazione in Gazzetta ufficiale:
“Le Tariffe sociali da e per la Sicilia, in Gazzetta Ufficiale. Abbiamo mantenuto l’impegno”. L’annuncio arrivava sui social network dal viceministro per Infrastrutture Giancarlo Cancelleri rendendo di fatto utilizzabile la spesa di 25 milioni di euro per il 2020.
Un passo avanti si era detto per colmare la distanza che separa la Sicilia dal resto del Paese in attesa dell’entrata in vigore della continuità territoriale inserita nell’ultima finanziaria con un emendamento dei senatori siciliani di Italia Viva, Valeria Sudano e Davide Faraone.
Insomma una battaglia politica che l’emergenza Covid19 ha di fatto spazzato via a danno dell’economia regionale e forse non solo siciliana. Da giugno infatti si riaprono le frontiere, si spera in una ripresa del turismo ma i presupposti sembrano dire il contrario. Un volo di sola andata da Roma Fiumicino a Catania costa oggi 400,16 euro, la data della prenotazione è quella del 5 giugno. Difficile se non impossibile volare su Palermo, non si trovano voli disponibili. Qualcuno controlli le tariffe e la politica si faccia carico di tutelare i consumatori non solo a parole ma con i fatti.
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