“Ho scritto e cancellato queste poche righe tante volte” così comincia l’omelia di don Nino, sacerdote della chiesa di S. Gregorio che questo pomeriggio, insieme a familiari e ad amici di Sofia, ha dato l’ultimo saluto alla giovane. “Qualcuno potrebbe chiedersi “Dio, dove sei?” e dire che Dio è morto accanto a Sofia. Ma non è vero. Dio è vivo accanto a lei. Dio muore quando non ci si comporta da bravi cittadini, quando non si vive da bravi cristiani. Dio muore quando investi qualcuno e scappi da codardo”. Queste le forti parole del sacerdote che hanno suscitato la commozione dei presenti. Tutti vestiti di bianco per commemorare quella ragazza che gli amici ricordano “solare, piena di gioia e di vita”, il bianco come “il giorno della Pasqua”, bianco come i palloncini liberati al termine della funzione dai suoi amici più cari. Una bara bianca e un fragoroso applauso per la piccola Sofia e la targa dell’Aido per ringraziare la famiglia Tedesco per la scelta di donare gli organi della figlia. Ora, oltre all’immensa tristezza, subentra anche la rabbia nei confronti del “pirata” della strada non ancora identificato che ha travolto e spezzato la vita della giovane Sofia.
Il sindaco di Agrigento e vari componenti dell’Amministrazione sono stati presenti al funerale: “la città si stringe intorno alla famiglia di Sofia – dice il sindaco. – Un dolore immane, innaturale”. Anche l’Olimpica Akragas partecipa al dolore per la tragica scomparsa della giovanissima Sofia Tedesco, tifosa del Gigante. Sofia veniva spesso con il padre allo stadio Esseneto per assistere alle partite dei biancoazzurri. La Società Olimpica Akragas esprime la propria vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia Tedesco.