Ultima trasferta dell’anno condizionata dagli imprevisti per la Fortitudo Agrigento. Franco Ciani ha dovuto affrontare la Viola Reggio Calabria priva del capitano Marco Evangelisti che in settimana non aveva potuto allenarsi con regolarità a causa di fastidi fisici. A questo si è aggiunta l’uscita anzitempo dalla scena di Jalen Cannon. “Duracell” questa volta si è fermato. L’americano, che più di tutti ha accumulato minutaggio in questo avvio di stagione, dopo il solito buon impatto di gara, ha dovuto abbandonare a causa di fastidi la cui entità è ancora al vaglio dei sanitari della Moncada. Il tempo per rifiatare e recuperare energia c’è tutto, considerato che la Moncada tornerà in campo il 7 gennaio del 2018, per la sfida casalinga contro la Leonis Roma dell’ex Alessandro Piazza. Tornando alla partita, la Viola Reggio Calabria ritrova il successo superando nettamente al PalaCalafiore i biancoazzurri per 96-64.
Partita mai in discussione per i calabresi che, sin dalla palla a due, costruiscono il proprio vantaggio grazie ad una grande prova difensiva, alle performance offensive dei singoli, e soprattutto infierendo su Agrigento costretta ad affrontare la sfida in piena emergenza. “Per una squadra come la nostra, giocare senza Evangelisti ma anche con Pepe sotto antibiotici, Zugno con una contrattura alla schiena e per di più perdere Cannon a metà partita, non è facile”.
Commenta così coach Franco Ciani. “Sommando tutto questo si è complicata la possibilità d’essere competitivi. Dobbiamo riflettere sul cattivo atteggiamento iniziale. La partita ha preso una piega troppo immediata. Era evidente che nell’attuale condizione risultava difficile ricucire lo strappo. Dovevamo essere più lucidi e determinati, nulla toglie alla prestazione di Reggio Calabria”.
Per La Moncada trasferta da dimenticare anche se Ciani ne ha approfittato per concedere minutaggio a chi in questo campionato ha giocato meno. “Nel finale abbiamo cercato di preservare chi non stava bene – aggiunge il coach -, lasciando spazio ai nostri giovani. L’acquisizione di uno dei premi under è una delle nostre priorità”. Ha detto ancora Ciani.
Nel finale di partita l’udinese si affida a Giuseppe Cuffaro in chiave di regia. Il playmaker prodotto del vivaio è sul parquet nell’ultimo quarto. Guariglia, ex di turno, gioca di orgoglio: raccoglie palloni e chiude con 13 punti. La Viola consolida il fortino casalingo, Agrigento incassa la sesta sconfitta stagionale, anche se le possibilità di rimanere aggrappata al quarto posto che significherebbe fase finale di Coppa Italia rimangono aperte. “E’ giusto che nel progetto giovani – spiega ancora l’allenatore della Fortitudo – si sfruttino determinate situazioni che siano utili a maturare esperienza e minuti. I nostri giovani devono anche imbattersi in gare come quelle contro Reggio Calabria. Non sempre si può giocare quando tutto gira nel modo giusto. In questo caso, i nostri giovani sono stati sempre molto bravi. Contro la Viola – conclude il coach – hanno dovuto scontrarsi con una realtà diversa, queste esperienze fanno bene”. E sulla gara, coach Ciani è chiaro: “E’ ovvio che la partita è stata per noi negativa. Non fa piacere perdere di 30 punti, è giusto che interpretiamo in chiave di stimolo il segno che questa gara lascerà. Questa sconfitta va contestualizzata in un girone di andata, dove abbiamo accumulato otto vittorie. Nella peggiore delle ipotesi chiuderemo l’andata a più uno. La valutazione non può essere che positiva. Abbiamo delle nostre priorità, dove arriveremo lo scopriremo ad aprile”.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp