Turismo al Sud: è boom di presenze
Sarà un’altra estate da tutto esaurito per il mezzogiorno: analizzando i rapporti dell’Istat e le analisi dei vari osservatori turistici regionali possiamo notare una tendenza positiva che riguarda tutto il Sud Italia, dal Gargano alle Isole Pelagie.
Il maggior punto di forza rimangono chiaramente le spiagge e il mare cristallino, anche se la richiesta turistica si sta orientando verso un turismo esperienziale, che non disdegna i piccoli borghi, l’enogastronomia e i paesaggi rurali.
In netta crescita è la Puglia, che affianca tra le mete predilette dagli stranieri, oltre al Salento, anche la Valle d’Itria e il Gargano.
Sono proprio i borghi Garganici, tra cui spicca Vieste (salita al 26° posto tra i comuni italiani per presenza turistiche) a trainare la Puglia verso un +9% complessivo.
Tra le ragioni di questo successo c’è la varietà dell’offerta turistica, tra i patrimoni Unesco della Foresta Umbra, il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo, i numerosi B&B di altissimo livello e i confortevoli Villaggi a Vieste sul mare, tra cui l’Oasi, che vede tra i suoi ospiti, sopratutto nei mesi di Maggio e Giugno, anche molti praticanti di kitesurf provenienti da tutta Europa.
Benissimo anche Matera, con presenze da record aspettando il 2019, dove sarà capitale Europea della Cultura.
Altro Exploit è quello della Campania, guidata da Napoli, che sta facendo riscoprire il suo patrimonio culturale e gastronomico attraverso un’offerta extra-alberghiera molto diffusa e capillare, raddoppiando in pochi anni il numero di presenze.
Il boom del turismo nella città partenopea, un tempo solo meta di passaggio, sta portando alla conversione di molte attività del centro storico, adesso popolate da stranieri incuriositi dalla cucina locale.
Anche la Sicilia conferma i già ottimi risultati dello scorso anno, in particolar modo sono le provincie del Ragusano e Siracusano a riscontrare delle impennata significative delle presenze degli stranieri.
Numeri da record per la Valle dei Templi, che nel 2017 registra un incremento maggiore del 20% rispetto al 2016, mentre il 2018 sembra confermare questo trend positivo.
Anche la Sardegna è in netto aumento, con quasi il 50% di presenze straniere.
Tra le ragioni dell’aumento di presenze al sud Italia, fa notare Diego Romano, esperto in marketing turistico, ci sono sicuramente le nuove rotte delle linee aeree low cost, ma sopratutto il cambio di paradigma del turista/viaggiatore, sempre più incuriosito dalla cultura locale, attratto dalle abitazioni tipiche e dalla biodiversità dei vari territori. Questo cambiamento della domanda turistica ha portato a livello mondiale l’affermazione dei portali di home sharing e dell’ospitalità diffusa, oltre che la conferma degli agriturismi e villaggi a gestione familiare, a discapito di prodotti più strutturati e generalisti come gli hotel.
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