Il licenziamento di un altro autista, indagato per truffa continuata in concorso, effettuato dall’azienda di trasporti TUA, è legittimo. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Palermo, Sezione Lavoro, ribaltando la sentenza del Tribunale di Agrigento che, invece , aveva reintegrato l’autista al lavoro. La decisione della Corte d’Appello di Palermo , a firma del presidente del collegio, Maria Di Marco, e del consigliere Carmelo Ioppolo, è l’ultima di una serie di decisioni che riformano altre sentenze del Tribunale di Agrigento e dichiarano la legittimità dei licenziamenti irrogati dalla TUA. Salgono così a 7 i licenziamenti che la Corte d’Appello di Palermo ha ritenuto pienamente legittimi.
La vicenda risale al 2017 quando la TUA, società che gestisce il servizio di linea urbana nella città di Agrigento, dopo avere incaricato un’agenzia investigativa, ha denunciato una serie di condotte, ritenute illecite, poste in essere da alcuni autisti.
I giudici di appello, tra le altre cose, hanno sottolineato la estrema gravità “della condotta posta in essere il 23 agosto 2017 quando l’autista si allontanò circa 100/150 metri dall’autobus in dotazione lasciandolo incustodito, col motore acceso e con le porte aperte” per ben 20 minuti. Questo, secondo la Corte, “espose la TUA al concreto rischio che il bene aziendale (in questo caso un autobus) potesse diventare oggetto (e/o strumento per il compimento) di atti illeciti ad opera di soggetti terzi”.
Segui il canale AgrigentoOggi su WhatsApp