Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, ha disposto la restituzione degli atti alla Procura e di fatto azzerato l’inchiesta che vede coinvolto un 58enne agrigentino, finito a processo con l’accusa di violenza sessuale e tentata violenza sessuale ai danni di minorenne. Secondo il giudice non sarebbero stati commessi abusi ai danni di una quindicenne disabile ma rapporti volontari in cambio di soldi e regalie. L’imputato, quindi, avrebbe commesso reati diversi rispetto a quelli indicati nel capo di imputazione.
Il pubblico ministero Alessia Battaglia, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto la condanna a 4 anni, 8 mesi e 10 giorni di reclusione. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Fabio Inglima Modica, l’assoluzione. La procura, quindi, dovrà riformulare la nuova imputazione e chiedere un nuovo rinvio a giudizio. La vicenda risale a qualche giorno prima del Natale dell’anno scorso, e già raccontata mesi fa da Agrigento Oggi. La ragazzina, secondo la ricostruzione dei fatti, sarebbe stata suo solito frequentare la casa del 58enne, distante poche decine di metri dalla sua abitazione, per vedere i film in abbonamento su Netflix e, altre volte sarebbe rimasta in quella residenza anche per pranzare e cenare.
E in più occasioni avrebbe subito esplicite avances sessuali anche in cambio di piccole somme in denaro. L’uomo, inoltre, in un paio di circostanze si sarebbe masturbato davanti a lei e, in un altre, le avrebbe toccato le parti intime e palpeggiato il seno. Le indagini della polizia di Stato sono state avviate dopo la denuncia della madre, che avrebbe scoperto i presunti abusi. La ragazzina aveva denunciato e fatto finire a processo.
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