Tre condanne per l’incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere di contrada Montagna-via Forlì a Canicattì il 24 giugno del 2014, costato la vita ad un operaio, Giuseppe Gioacchino Bordonaro, 52 anni, con tanto di simulazione di un incidente stradale per occultare la caduta da una palazzina in costruzione. Il tribunale di Agrigento ha inflitto 4 anni di reclusione a Giovanni Garlisi, 45 anni, titolare dell’impresa secutrice dei lavori; 1 anno a Roberto Lauricella Donisi, 56 anni, titolare dell’impresa affidataria dei lavori e 8 mesi ad Antonio Ferraro, 64 anni, proprietario e committente dei lavori.
I tre imputati sono stati anche condannati a risarcire i danni alle parti civili e dovranno inoltre pagare una provvisionale immediatamente esecutiva nei confronti della vedova e dei tre figli della vittima, assistiti dall’avvocato Nunzio Di Naro, per un importo complessivo di 135 mila euro. Sul banco degli imputati c’erano altre due persone, Maria Grazia Cuva di 61 anni e Gioacchino Caracciolo di 49 anni. Cuva, accusata di omicidio colposo, è stata assolta mentre per altri reati è intervenuta la prescrizione. Per Caracciolo è stato disposto il “non luogo a procedere” per intervenuta prescrizione.
Nel collegio difensivo figuravano tra gli altri gli avvocati Daniela Posante, Dino Milazzo, Giovanni Salvaggio e Giuseppe Giardina.
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