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Home » Beato Rosario Angelo Livatino da Canicattì » Traslazione del corpo del beato Livatino: il 15 marzo l’evento solenne a Canicattì

Traslazione del corpo del beato Livatino: il 15 marzo l’evento solenne a Canicattì

Elio Di Bella Di Elio Di Bella
8 Marzo 2025
in Beato Rosario Angelo Livatino da Canicattì
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La comunità ecclesiale e civile di Canicattì si prepara a un momento di grande significato religioso e sociale: la traslazione del corpo del beato Rosario Angelo Livatino. L’evento, voluto dall’Arcidiocesi di Agrigento e dal Comune di Canicattì, avverrà il 15 marzo 2025 e rappresenta un ulteriore passo nel cammino di venerazione del giudice martire, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato nel 2021.

Chi era il beato Rosario Angelo Livatino

Rosario Angelo Livatino nacque a Canicattì nel 1952 e intraprese la carriera di magistrato con grande dedizione. Il suo lavoro si distinse per il forte impegno contro la criminalità organizzata, che lo portò a essere assassinato il 21 settembre 1990 lungo la strada statale 640, mentre si recava in tribunale.

Definito il “giudice ragazzino” per la sua giovane età, Livatino fu riconosciuto martire della giustizia e indirettamente della fede dalla Chiesa cattolica. La sua beatificazione, avvenuta il 9 maggio 2021, segnò un importante riconoscimento del suo sacrificio, elevandolo a simbolo di legalità e integrità cristiana.

Perché la traslazione del corpo del beato Livatino

Attualmente le spoglie di Livatino si trovano nella cappella di famiglia nel cimitero di Canicattì. Tuttavia, il crescente numero di fedeli che si recano a rendergli omaggio ha spinto l’Arcidiocesi a trovare una sistemazione più idonea per la venerazione pubblica.

Lo scorso 29 ottobre 2024, nella chiesa di Santa Chiara a Canicattì, durante l’Assemblea diocesana, l’Arcivescovo mons. Alessandro Damiano ha annunciato la decisione di traslare il corpo del Beato. L’autorizzazione ufficiale è arrivata pochi giorni prima, il 21 ottobre 2024, dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.

Il ruolo dell’Arcidiocesi e del Comune di Canicattì

La traslazione è stata pianificata in sinergia tra Arcidiocesi di Agrigento, Comune di Canicattì e autorità competenti. Oltre all’organizzazione dell’evento, è stato necessario rispettare le norme stabilite dall’Istruzione “Le reliquie nella Chiesa: autenticità e conservazione” e dal Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune.

Le istituzioni civili e religiose hanno collaborato affinché la cerimonia si svolga nel pieno rispetto delle disposizioni canoniche e logistiche, garantendo la sicurezza e la partecipazione ordinata dei fedeli.

Autorizzazioni e norme da rispettare

Il trasferimento del corpo di un Beato segue precise regole della Chiesa cattolica. La traslazione avverrà secondo una procedura articolata in tre fasi, nel rispetto delle disposizioni ecclesiastiche e civili. La comunità è invitata a partecipare con raccoglimento e devozione.

Prima fase: dal cimitero alla chiesa San Diego

La giornata del 15 marzo 2025 inizierà nel cimitero di Canicattì, alle ore 14:00, con un momento di preghiera privato presieduto da mons. Alessandro Damiano. Seguirà l’apertura del loculo e il trasferimento della cassa lignea contenente il corpo del Beato in una struttura di rinforzo in zinco, come previsto dalle normative.

Successivamente, la cassa sarà trasportata su un mezzo di rappresentanza, senza concorso di popolo, lungo il seguente tragitto:

  • via Nazionale
  • via Capitano Ippolito
  • piazza IV Novembre
  • corso Umberto

All’altezza del Municipio, la cassa sarà collocata su un carrello processionale spinto a mano, segnando il primo momento di coinvolgimento della comunità. L’arrivo alla chiesa di San Diego sarà accompagnato dall’accoglienza dei fedeli.

Seconda fase: dalla chiesa San Diego alla chiesa Santa Chiara

Dopo un breve momento comunitario di preghiera, avrà inizio il corteo pubblico verso la chiesa Santa Chiara, che percorrerà:

  • viale Regina Margherita, con sosta davanti alla casa natale del Beato
  • viale della Vittoria
  • via Guggino

Durante il tragitto, la comunità ecclesiale animerà il percorso con preghiere e canti, affidati ai gruppi parrocchiali. Sarà un’occasione di profonda riflessione sulla testimonianza di fede e giustizia incarnata da Livatino.

Terza fase: nella chiesa Santa Chiara

L’ultimo momento del rito si svolgerà all’interno della chiesa di Santa Chiara, dove la cassa con il corpo del Beato sarà accolta con una celebrazione di preghiera.

Durante la funzione, i membri del tribunale ecclesiastico presteranno giuramento prima di avviare la ricognizione canonica delle spoglie, una pratica che certifica l’identità e lo stato di conservazione del corpo.

A conclusione della cerimonia pubblica, inizierà la fase privata della ricognizione, svolta secondo le procedure previste dalla Chiesa.

Il significato spirituale e comunitario dell’evento

La traslazione del corpo del beato Rosario Angelo Livatino non è solo un atto formale, ma un evento di forte valore spirituale e sociale.

Per la Chiesa Agrigentina, rappresenta un ulteriore riconoscimento della santità di un uomo che ha saputo coniugare fede e giustizia, pagando con la vita il prezzo del suo impegno.

Per la cittadinanza di Canicattì, è un’occasione per rinnovare il legame con la memoria del Beato e riaffermare i principi di legalità e speranza, messaggi profondi del suo operato.

Conclusione

Il 15 marzo 2025 sarà una giornata storica per Canicattì e per tutti coloro che si ispirano all’esempio del giudice-beato. La sua traslazione nella chiesa Santa Chiara renderà ancora più accessibile il luogo di preghiera e raccoglimento per i fedeli.

L’invito dell’Arcidiocesi è rivolto a tutti: partecipare con devozione, per rendere grazie a Dio per il dono di un martire della giustizia che continua a illuminare la coscienza collettiva.

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Tags: Rosario Livatino
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