Complessivi 22 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione sono stati inflitti a Salvatore Rinnivillo, 60 anni di Gela; 18 anni ad Ivano Martorana, 40 anni, di Gela; 12 anni a Paolo Rosa, 60 anni, di Gela; 4 anni e 8 mesi, e 20 mila euro di multa, a Mario Cassaro, 50 anni, nato a Canicattì, residente a Ravanusa; 9 anni a Nicola Gueli, 40 anni, e Salvatore Gueli, 47 anni, entrambi di Licata.
E’ la sentenza emessa dal Gup del Tribunale di Caltanissetta, Santi Bologna, nei confronti di sei persone, coinvolte nell’operazione “Druso”, su un traffico di droga, destinata ad essere smerciata sulla piazza siciliana, ma anche in terra tedesca, gestito dal clan gelese dei Rinzivillo. Diversi gli agrigentini coinvolti in questo processo, alcuni dei quali, hanno scelto di essere giudicati con l’abbreviato, altri con il rito ordinario.
Nel filone processuale con il rito ordinario risultano imputati anche altri agrigentini quali Giuseppe Cassaro, 45 anni, Vincenzo e Gabriele Spiteri, 52 anni e 46 anni, tutti di Licata. Il troncone nisseno dell’inchiesta vede numerosi agrigentini, alcuni dei quali risultano imputati nell’inchiesta “Assedio”, condotta dai carabinieri.
Secondo gli inquirenti grossi quantitativi di cocaina sarebbero arrivati in Italia (Agrigento, Caltanissetta, e Roma) grazie a un “cellula” siciliana operativa in Germania, precisamente nelle città di Colonia e Mannheim, ma soprattutto nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia, attraverso il gruppo degli agrigentini – secondo la Procura – capeggiato da Giuseppe Cassaro in qualità di supervisore dei fratelli Vincenzo e Gabriele Spiteri, a loro volta delegati alle operazioni di vendita delle sostanze stupefacenti. E, in particolare secondo la Dda nissena i Gueli e gli Spiteri sarebbero stati operativi in territorio tedesco.
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