Da circa quarant’anni Fateh Hamdan vive a Palermo dove, oltre a condurre la sua attività di ristorazione, si batte per la Palestina.
Un racconto attraverso la cultura e la tragedia del popolo palestinese, al ristorante “Ginger” di Agrigento. Protagonista della serata Fateh Hamdan, attivista palestinese per la difesa dei diritti umani nonchè titolare del ristorante palestinese Al-Quds di Palermo, che ha preparato dei piatti tradizionali, tra i quali i famosi falafel e l’hummus con tahina, paprika e olio extra vergine d’oliva.

E proprio l’albero di ulivo, con la sua coltura antica, con le sue radici profonde, incarna l’animo e lo spirito di un popolo privato della propria terra, umiliato e discriminato ma orgoglioso , resistente e profondamente legato alla sua cultura e alla sua Patria. E poi la Maqluba, pietanza contadina semplice che significa proprio “ribaltato”, a base di riso,pollo e verdure, il cui nome risulta molto familiare per noi girgentani, seguito dal fagottino ripieno di frutta secca, formaggio primo sale, cannella e miele
Dopo cena, la proiezione del cortometraggio Nakba offerto da Arci “John Belushi di Agrigento ha consentito di potere dialogare con Fateh su quanto sta accadendo a Gaza e in Cisgiordania. “Un bel momento- dicono i gestori del ristorante Ginger- anche per valorizzare la cultura e il consumo dei legumi tra i popoli del Mediterraneo in occasione della Campagna “Aggiungi un Legume a tavola” di Slow Food Italia per la Giornata Mondiale dei legumi.”
Da circa quarant’anni Fateh Hamdan vive a Palermo dove, oltre a condurre la sua attività di ristorazione, si batte per la Palestina contribuendo alla vita politica e culturale della città. Laicità, democrazia, diritti civili e internazionalismo sono i temi che ha più a cuore e che la politica, ai suoi occhi, non considera come dovrebbe.
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