I carabinieri sono riusciti a recuperare altri video realizzati, con i telefoni cellulari, e di fatto, sono emerse nuove torture in danno di alcuni disabili licatesi. In quei filmati sarebbe stato accertato il coinvolgimento di due quattordicenni, fermati nella notte, e su ordine dell’Autorità giudiziaria, collocati in due distinte comunità. A mettere fine, sono stati i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Licata, al termine delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Massimo Russo che, hanno eseguito le ordinanze di misura cautelare firmate dal Gip del Tribunale di Palermo. I nuovi particolari dell’inchiesta sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa. Presenti il capitano Francesco Lucarelli, e il tenente Carmelo Caccetta.
Per le torture e sevizie ai disabili, nel mese di gennaio scorso, erano stati arrestati i licatesi Antonio Casaccio, 26 anni; Gianluca Sortino, 23 anni e Angelo Marco Sortino, 36 anni. Proprio nei giorni scorsi è stato chiuso l’incidente probatorio davanti al giudice Alessandra Vella. Antonio Casaccio e Sortino si trovano in carcere, mentre il solo Gianluca Sortino è stato posto agli arresti domiciliari per decisone del Tribunale del Riesame.
Il gruppo di adulti e minori, per mesi e mesi avrebbe letteralmente preso come “bersaglio” uomini indifesi, procurando loro, con violenze e gravi minacce, sofferenze fisiche e psichiche, nonché ledendo la loro dignità. Molti gli episodi di “tortura”; scene che peraltro sono state riprese con i cellulari e talvolta pubblicate sui social network, con lo scopo di deridere pubblicamente le vittime prese di mira.
In una occasione, i due giovanissimi – con altri maggiorenni – si sono introdotti di notte nell’abitazione di una delle vittime approfittando del fatto che l’uomo stesse dormendo, lo hanno immobilizzato, ed i due minorenni comprimendogli la testa con il piede, e il collo, sino quasi a soffocarlo. “Il video è veramente sconcertante – afferma il tenente Caccetta -, i due minorenni assieme ad uno dei maggiorenni hanno prima bloccato, per terra, il disabile e hanno provato a radergli i capelli con un rasoio elettrico, non riuscendovi hanno prima provato a dare fuoco, con un accendino, ai capelli e poi con delle sigarette accese”.
I due, inoltre, in un altro episodio hanno fatto irruzione in casa di un uomo invalido, e lo hanno schiaffeggiato, umiliato, gli hanno tirato la barba, e gli hanno persino sputato addosso. Non è finita qui. Oltre ai disabili, la baby gang ha aggredito un uomo, ex assessore comunale che si trovava nella villa comunale, a Licata. La vittima è stata colpita a bastonate dai due minorenni, che erano stati poco prima rimproverati, poiché stavano distruggendo dei tabelloni che si trovavano nel giardino pubblico cittadino. L’uomo ha riportato la frattura di un dito della mano, e un trauma cranico alla fronte, con l’applicazione di punti di sutura, con un pericolo di sfregio permanente. I due ragazzi, in un breve periodo di tempo hanno mostrato una preoccupante attitudine criminale, ecco perché il loro comportamento è stato fermato per evitare che possano fare ancora del male.
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