I tifosi biancoazzurri ribadiscono: Basta esilio!
di Eugenio Cairone
I tifosi biancoazzurri non intendono mollare.
Dopo la simbolica protesta di domenica scorsa con l’illuminazione dell’Esseneto attraverso le torce dei telefonini, vogliono farsi sentire con un’altra manifestazione forte. Per gridare il proprio disappunto.
Questa volta si è scelto il corteo dalla Prefettura al Municipio con appuntamento giovedì 19 ottobre alle 18,30.
Nelle parole dei tifosi c’è tutta l’amarezza per l’esilio a Siracusa.
C’è la delusione di vivere in una città senza sport e senza, quindi, la possibilità di svago.
“Ci volete emigrati” gridano all’indirizzo della politica ritenuta responsabile della situazione. Certo il problema dello stadio, lo affermano gli ultras e lo abbiamo tantissime volte scritto noi, non è il problema di Agrigento.
Ma è pur sempre un problema che deve ricevere la massima attenzione soprattutto da parte della politica.
Per la verità il sindaco Lillo Firetto si è mosso recandosi dall’uomo giusto ovvero il signor Tavecchio.
E’chiaro che sono gli esiti di quell’incontro che interessano.
Gli agrigentini che amano l’Akragas, vogliono certezze che tradotto vuol dire tornare a giocare all’Esseneto con urgenza.
Noi siamo convinti che il riscatto di una città possa passare anche dall’avere una squadra di calcio in Serie C e una fede calcistica straordinaria da fare emozionare.
Una fede come quella di questi tifosi.
Agrigento che da poche ore è candidata ufficiale di “Capitale italiana della Cultura 2020” deve puntare, però, a diventare una città vivibile in tutti i sensi.
Continuare a far parte del campionato professionistico di calcio ed essere presente significa saperci fare.
Dimostriamolo con i fatti dentro e fuori dallo stadio.
Eugenio Cairone
Il popolo di Agrigento che ama la squadra era presente per dire con forza NO all’esilio
Posted by Agrigento Oggi on Sunday, October 8, 2017