
CANICATTI’. Si aprono le porte del professionismo per l’allenatore del Canicattì calcio, Nicola Terranova. Il tecnico, che quest’anno ha curato la panchina della società biancorossa, portando la squadra alla finale nazionale playoff di Eccellenza e con una immeritata sconfitta ai calci di rigore col Biancavilla, è stato ammesso al Corso per l’abilitazione ad “Allenatore Professionista di seconda categoria – Uefa A” che è iniziato ieri presso il centro tecnico federale “Ridolfi” di Coverciano a Firenze. Terranova è arrivato a Firenze e già da ieri ha iniziato il nuovo percorso di formazione professionale che gli consentirà di allenare anche squadre professionistiche.
“Per noi è motivo di grande orgoglio – ha scritto l’Asd Canicattì calcio nell’annunciare la notizia che il tecnico Terranova sta seguendo il corso ed il percorso per entrare nel club dei professionisti”. Per Terranova, comunque parlano i numeri 47 gare ufficiali, 31 vittorie, 13 pareggi e 3 sconfitte, frutto di disponibilità, sacrificio, dedizione, professionalità e grande passione. “Grazie ai miei giocatori – ha detto il tecnico mazarese – esempio di professionismo nel dilettantismo e impegno costante, a tutto il mio staff senza tralasciare nessuno, alla dirigenza, uomini seri e con grande dignità, ed infine, un grazie speciale all’intera città di Canicattì che mi ha ospitato in questi 11 mesi di lavoro intenso. Questa città, questi tifosi, i Racinari meritano la D, e sono convinto, avendo conosciuto i componenti della dirigenza, che presto avranno ciò che meritano. Canicattì nel mio cuore”.
Ed a proposito di serie D, al momento sembra un argomento non all’ordine del giorno tra i dirigenti del Canicattì, compreso il presidente Angelo Licata. La società si riunirà presto per fare un bilancio della stagione sportiva che ha dato sicuramente tanti frutti e tante soddisfazioni, come la storica conquista della Coppa Italia regionale e le fasi nazionali della coppa e dei playoff che hanno proiettato il sodalizio sportivo canicattinese verso importanti palcoscenici oltre lo Stretto di Sicilia. Peccato solo per la sconfitta ai calci di rigore nella partita più importante, quella decisiva che ha regalato l’emozione del salto di categoria al Biancavilla. Ed è questa amarezza che deve essere smaltita dalla società. Poi si farà il punto e si deciderà se chiedere alla Lega il ripescaggio in serie D, con ottime credenziali per poter disputare la serie semiprofessionistica oppure tuffarsi nuovamente in Eccellenza e vincere il titolo sul campo. Questa ipotesi potrebbe essere avvalorata dal fatto che il Canicattì non ha uno stadio proprio. Quindi un altro anno di tempo potrebbe essere decisivo per la sistemazione del Carlotta – Bordonaro e l’adeguamento dell’impianto sportivo alla serie D.