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Home » Cronaca » Tentato omicidio di ristoratore: condanna definitiva per 38enne

Tentato omicidio di ristoratore: condanna definitiva per 38enne

19 Febbraio 2025
in Cronaca, dalla provincia
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Condanna definitiva per tentato omicidio ai danni del ristoratore Saverio Sacco, di Porto Empedocle, avvenuto il 28 aprile del 2017 a Grace Hollogne, in Belgio, a colpi di pistola. Inflitti 5 anni e 4 mesi di reclusione al mancato collaboratore di giustizia Mario Rizzo, 38 anni, di Favara, che si era autoaccusato della vicenda. La Cassazione ha confermato il verdetto emesso dai giudici della Corte di Appello di Palermo.

Stessa sentenza era stata emessa in primo grado dal gup del tribunale di Agrigento, Luisa Turco. Mario Rizzo, nel marzo dell’anno scorso, era stato catturato in Belgio, su mandato di arresto europeo, dopo che si era reso irreperibile per mesi. Nella stessa vicenda è stato assolto dalla stessa accusa il cognato Gerlando Russotto, 35 anni, anche lui favarese, condannato a un anno e dieci mesi per l’accusa di detenzione di armi. Il 2 agosto del 2018 erano scattati gli arresti sulla base delle dichiarazioni dello stesso Rizzo.

Il favarese, coinvolto in vicende criminali spicciole, iniziò un lungo e travagliato percorso di collaborazione con gli inquirenti. Il primo passaggio fu quello di autoaccusarsi del tentato omicidio in Belgio, tirando in ballo il cognato e l’empedoclino Salvatore Prestia. Proprio quest’ultimo, cognato del boss Fabrizio Messina, sarebbe stato il mandante dell’agguato. Rizzo fece anche trovare delle armi in un sottotetto condominiale ritenuto riconducibile a Russotto.

Quando il suo inserimento nel programma di protezione fu definitivamente bocciato, per la scarsa consistenza delle sue dichiarazioni, è arrivata la ritrattazione. “Mio cognato non c’entra nulla, mi sono inventato tutto. Ho saputo dell’agguato dallo stesso Sacco che mi disse che era stato Prestia a sparargli”.

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Tags: condannaomicidioristoratore
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